Unindustria Rieti, è ufficialmente iniziato il nuovo mandato di Alessandro Di Venanzio

Nella sede di Unindustria Rieti il presidente Alessandro Di Venanzio nella mattinata dell’8 ottobre 2020 ha accolto la stampa per dare ufficialmente il via al suo secondo mandato, dopo la rielezione ottenuta con l’80% delle preferenze.

Sulla scia di questo grande successo, lo stesso Di Venanzio, ha fatto una panoramica sul territorio reatino, dalle imprese e il lavoro all’università, passando per il sostegno fornito agli imprenditori durante la pandemia Covid.

Ricostruzione

“Ogni discorso in merito alla crescita e allo sviluppo del territorio non può non partire dalla constatazione che a quattro anni dal sisma la ricostruzione proceda a rilento-commenta Di Venanzio – i cittadini sono soli e sono sole le imprese, che hanno comunque continuato, di fronte a difficoltà enormi, a garantire occupazione e sviluppo. Qualcosa è stato fatto, ma ci sono ancora molti nodi irrisolti. Il commissario Giovanni Legnini sta facendo un buon lavoro; ora però è necessario dare una grande accelerazione da un punto di vista burocratico, snellendo tutte le procedure che impediscono una veloce ed efficace ricostruzione, intervenendo sulle infrastrutture immateriali e materiali.
• Proposta Commissario unico per ogni regione e non uno per tutte e quattro?
• Discorso Cas: finisce quando finirà stato emergenza. Sono quei fondi destinati ai proprietari di una abitazione lesionata dal terremoto del 2016 per pagare l’affitto di una casa, soluzione preferita da molti alla sistemazione in una casetta, le strutture abitative d’emergenza. E non ha incentivato la ricostruzione privata
• Questione Salaria, l’ampliamento ormai non più rinviabile, senza se e senza ma

Dopo il tema ricostruzione e i complimenti rivolte al Commissario Legnini per il buon lavoro svolto fin qui, il focus del presidente Unindustria è stato rivolto alle vie di comunicazione: La ricostruzione cosiddetta pesante può dirsi avviata, ma procede tra ritardi e appesantimenti burocratici.

Per i territori interessati occorre rafforzare le principali direttrici stradali e ferroviarie e il collegamento delle aree produttive e dei territori montuosi. Risulta pertanto strategico che il programma di sviluppo e riqualificazione delle zone colpite si estenda per comprendere opere infrastrutturali come:
– l’ammodernamento della Strada Statale Salaria da Roma come collegamento strategico per l’Area cratere e tutto il Centro Italia
– il raccordo Rieti-Torano, il cui progetto è fermo in Conferenza di Servizi;
– il completamento della Rieti-Terni (CHE SARA’ PRONTA A FINE ANNO)
– la costruzione dell’asse ferroviario Rieti-Roma.

L’ammodernamento delle infrastrutture comprende anche una interconnessione con la Zona Logistica Semplificata di Civitavecchia, in corso di approvazione dalla Regione Lazio: tra i Comuni individuati nella ZLS, ci sono anche Rieti, Fiano Romano e Monterotondo, i quali entreranno a far parte della c.d. “filiera corta” della logistica a livello regionale e interregionale.
Verranno valorizzate le piattaforme e gli snodi logistici regionali, favorendo in tal modo lo sviluppo in chiave ecosostenibile dei trasporti (riducendo i tempi di percorrenza) nonché lo sviluppo e l’integrazione dei corridoi trasversali Tirreno/Adriatici. L’obiettivo è valorizzare quelle aree come hub logistici e promuovere la piena realizzazione di progetti strategici legati al suo sviluppo.

Lo sviluppo del polo logistico di Passo Corese ha portato crescita e occupazione e sull’esempio di Amazon altre aziende hanno interesse ad insediarsi. Rendere sempre più favorevoli le condizioni per fare impresa, che ha bisogno essenzialmente di due cose: regole certe e tempi certi. La crisi attuale deriva da diversi fattori, come la scarsa disponibilità di finanziamenti pubblici e la mancanza di collegamenti veloci.

Pandemia Covid

Unindustria è stata vicina a tutte le aziende in questa pandemia. Prosegue Di Venanzio – l’associazione ha informato tutti gli imprenditori, purtroppo abbiamo ricominciato ad avere soggetti positivi al Coronavirus, la cosa certa è che per uscirne è necessario rispettare le norme.

Tutti i settori ne hanno risentiro, sono mancati i componenti per la lavorazione delle automobili o della tecnologia ad esempio. Adesso il flusso dei materiali è ripartito, ma purtroppo stiamo tornando a vivere una situazione non chiara. La situazione è difficile da gestire, ma il male è ci troviamo in un sistema in cui non vengono fatte rispettare le regole. C’è anche il rischio che chi non porta la mascherina e non rispetta le regole alzi le mani contro chi fa presente questa mancanza.

Rapporto con Tortoriello

Spesso, purtroppo, si usano due misure diverse nei confronti del territorio. Il presidente Tortoriello aveva preso un’azienda decotta, e purtroppo per aiutarla ha perso solo soldi in un anno, ed ugualmente non è stato trattato bene. Adesso vuole ripartire, e me lo auguro questo, perché è una persona seria ed intelligente, affezionato al territorio.”