Studenti ed ex studenti Artistico: “Pretendiamo le scuse da parte della professoressa Rosati”

<<Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti, ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare.>> Albert Einstein

“Questo è ciò che un professore dovrebbe fare, metterci in condizione di imparare nel miglior modo possibile, cosa che la cosiddetta “professoressa” Letizia Rosati non ha tenuto in considerazione con i suoi commenti omofobi e discriminatori contro la comunità LGBT.

<<Il mondo LGBT è contro i miei valori, perché nega […] soprattutto i diritti dei bambini che vengono strumentalizzati a scopi di cui non si parla mai a sufficienza>>; in Finlandia la premier Sanna Marin, di soli 34 anni, è cresciuta come figlia di due donne e da dicembre è ministro capo della Repubblica di Finlandia. Secondo lei questa ragazza è stata strumentalizzata dalle sue due mamme? Noi pensiamo di no.

L’adozione da parte di omosessuali può rappresentare un’ulteriore ancora di salvezza per tutti quei bambini che, altrimenti, sarebbero rimasti in case famiglia fino ai 18 anni, per poi ritrovarsi senza famiglia e senza futuro. La professoressa Rosati ha associato la pedofilia all’omosessualità, cosa che nel 2020 non dovrebbe esistere, soprattutto da una donna che vive a stretto contatto con ragazzi che stanno attraversando uno dei periodi più complicati della loro vita, ovvero l’adolescenza. Noi, da adolescenti, possiamo dire che non è semplice capire chi siamo realmente, e commenti del genere non contribuiscono alla nostra crescita, ma fanno sentire i ragazzi facenti parte della comunità LGBT incompresi, feriti e sbagliati.

L’omosessualità, a differenza della pedofilia, non è una malattia mentale, e ci teniamo a sottolinearlo. Il Liceo Artistico, per molti di noi, è ed è stato un punto di riferimento per vari anni di studio poiché è sempre stato un ambiente dove possiamo esprimere noi stessi, senza preoccuparci dei pregiudizi altrui. Il bullismo nella nostra scuola è totalmente assente, i ragazzi LGBT convivono tranquillamente con i ragazzi etero e non è giusto con la nostra professoressa ci umili in questo modo. Proprio lei, che dovrebbe essere la prima a difenderci e aiutarci nella nostra crescita, sta inneggiando all’odio e alla discriminazione di questa comunità, che abbiamo tutti a cuore.

Non possiamo permettere che l’odio si diffonda all’interno della nostra scuola.
Vogliamo mantenere il clima di accettazione che è da sempre un nostro simbolo e, come alunni ed ex alunni, pretendiamo le scuse da parte della professoressa Rosati. Non vogliamo che questa sua dichiarazione venga associata alla nostra scuola e che la sua omofobia ricada su di noi.”

Una parte degli alunni ed ex alunni del Liceo Artistico (omosessuali e non)