SEI TU IL REPORTER – European Consumers: “A Rieti si abbattono alberi imponenti per piantare alberelli”

Per la rubrica di Rietinvetrina, SEI TU IL REPORTER, ci scrive European Consumers: “Nella nuova strategia dell’UE per le foreste per il 2030”[1] per attuare l’impegno a piantare nuovi alberi entro il 2030 si prevedono espressamente le aree urbane tra le aree strategiche di intervento.

Sono erogati a Livello UE e Regionale finanziamenti ai Comuni per estendere la copertura forestale e arborea attraverso processi di rimboschimento e di imboschimento e la messa a dimora di alberi nelle aree urbane e periurbane (ad esempio: parchi urbani, alberi in proprietà pubbliche e private, edifici e infrastrutture verdi e giardini urbani). A questi fondi si sono recentemente aggiunti per le Aree Metropolitane anche finanziamenti del PNRR[2]. La Legge 14 gennaio 2013, n. 10[3]. (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani) impone un albero per ogni nato e un catasto che dimostri ogni anno la capacità di un comune di incrementare la propria massa arborea.

Tuttavia, il pericolosissimo Testo Unico Forestale e la dissennata politica dei Comuni, che sembrano temere maggiormente le alberature monumentali che il degrado ambientale, rappresenta una sicura minaccia se queste emergenze ecologiche e paesaggistiche non sono adeguatamente censite, periodicamente controllate e mantenute con un’attenta gestione.

Ma il Comune di Rieti non è evidentemente d’accordo con i criteri di riforestazione urbana e non gradisce i grandi “sink” di anidride carbonica come le alberature vetuste, che, inoltre, contribuiscono a un elevato decoro urbano oltre che alla mitigazione climatica. Ha quindi provveduto a tagliare 9 esemplari vetusti e in buone condizioni di Pinus pinea nella zona di piazza Marconi-via dei Flavi per sostituirli con 7 “totem” ricavati dai tronchi abbattuti[4]

Ricordiamo che le piante arboree in area urbana mitigano il microclima, sono una barriera naturale al rumore, contribuiscono a controllare il ciclo delle acque e depurano l’aria. In particolare, i grandi alberi sono da tagliare solo se possono rappresentare un pericolo per la pubblica sicurezza. Il livello di rischio deve essere evidenziato da analisi strumentale degli alberi per determinarne stabilità, presenza di cavità, sviluppo del sistema radicale. Tali rilevamenti fondamentali, prima di decretare un abbattimento, non risultano, nel caso in oggetto, essere stati effettuati.

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Ricordiamo anche che l’abbattimento di alberi in difetto della preventiva autorizzazione paesaggistica configura il reato di cui all’art. 181 d.lgs. n. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio)[5], in quanto attività idonea a compromettere i valori ambientali incidendo in modo apprezzabile sull’assetto del territorio e che commette il reato di deturpamento delle bellezze naturali di cui all’art. 734 cod.pen. (Distruzione o deturpamento di bellezze naturali)[6] chi effettui l’abbattimento di alberi di alto fusto in area sottoposta a vincolo paesaggistico in assenza o in difformità della prescritta autorizzazione[7].

Si evidenzia infine che Rieti non risulta presente tra i Comuni che figurano nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali[8] nonostante la presenza di numerosi esemplari e filari storici ai sensi della Legge n. 10/2013[9] e del Decreto 23 ottobre 2014[10]“.

Così nella nota European Consumers