La CGIL FP esprime preoccupazione per il welfare reatino

La CGIL FP esprime grande preoccupazione per l’attuale situazione del Welfare Reatino e per la condizione di arretratezza in cui verte il territorio della Provincia. La Regione Lazio, nonostante il forte sviluppo impresso dall’attuale governo regionale, continua inesorabilmente la sua marcia mantenendo costante la differenza di velocità tra la Capitale e la provincia.

Utilizzando una metafora, rimanendo in tema sanitario, potremmo paragonare la nostra Regione ad un individuo malato la cui patologia impone un trattamento intensivo e sistemico ma si continua, pervicacemente, a curare solo una parte, seppur importante del corpo.

Rieti rappresenta uno degli arti di questo territorio, una parte anatomica importante che ha già subito una pesante amputazione la notte tra il 23 e 24 agosto 2016, con la tragedia di Amatrice ma anche un territorio affetto da problemi cronici, secondari agli effetti legati all’andamento culturale, economico e sociale che ha caratterizzato per anni lo stile di vita, legate alle scelte della politica e l’economia del Lazio e della sua Capitale.

E’ evidente a tutti che l’attuale situazione vede una forte ripresa della Regione nel suo complesso ed il superamento della fase legata al piano di rientro ha prodotto effetti che hanno restituito linfa vitale e speranza a cittadini e lavoratori in tutto il territorio regionale. La nuova situazione economica apre nuove prospettive positive e utili al rilancio di un nuovo e più efficace welfare, ed il territorio di Rieti ne dovrà trarre i suoi vantaggi.

Rieti, articolazione periferica del sistema organizzativo sanitario, non ha ancora beneficiato degli effetti
che ,più in generale, avremmo sperato di vedere in un territorio già gravemente compromesso, seppure sia già da
tempo iniziata una profonda opera di ristrutturazione del Sistema Sanitario locale.

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a pesanti e ignobili attacchi destinati alla Direzione Generale della ASL di Rieti , ad alcuni lavoratori e alle OO.SS. attraverso missive , regolarmente anonime, dal vago sapore malavitoso, scritte da chi, evidentemente, non ha coscienza o non vuole averne nei confronti di un cambiamento reso necessario e utile per un cambio di passo di cui questa ASL, ed i suoi utenti, hanno bisogno.

La CGIL FP prende le distanze verso chi utilizza questa modalità di comunicazione, per ragioni verosimilmente personali , alimentando un demagogico e utilitaristico malcontento teso esclusivamente ed evidentemente a mantenere rendite di posizione inaccettabili. Questa O.S. non sottovaluta affatto questo pericoloso sintomo che, se non adeguatamente curato porterebbe questa ASL di Rieti ad una irrimediabile deriva.

Riteniamo inoltre che, in tale congiuntura, sia necessaria la massima attenzione da parte dell’Amministrazione Regionale, della politica locale, delle associazioni, delle parti sociali volta a promuovere solida coesione, confronto e partecipazione nella costruzione di una nuova fase di rilancio dei servizi sanitari, del welfare e dell’economia del territorio attraverso il coinvolgimento dei cittadini e dei lavoratori dell’intera provincia.

Questa O.S. sarà sempre attiva nel garantire e tutelare il lavoro di quanti quotidianamente si impegnano
con coscienza nel garantire servizi di qualità, attraverso un cammino di crescita e di sviluppo , assumendo come
unico ed esclusivo obiettivo lo sviluppo culturale, economico e sociale di questo Territorio.