Incontro all’ARAN per il personale ATA

Il 6 luglio, presso l’ARAN, si è tenuto il quarto incontro  per il rinnovo del CCNL del Comparto Istruzione che, si ribadisce, è scaduto il 31 dicembre scorso. I lavori si sono concentrati sull’Ordinamento Professionale del personale ATA, partendo dalla bozza fatta pervenire dall’ARAN alle Organizzazioni Sindacali del Comparto Istruzione, una bozza descrittiva e scarsamente propositiva.

La stessa fa riferimento, nella sostanza, alla posizione assunta dall’Agenzia in seno alla Commissione Paritetica, i cui lavori sono stati conclusi nell’ottobre del 2000 con un nulla di fatto. Nello specifico, ha evidenziato che, delle cinque aree, due sono vuote, perché non sono mai state attivate (AS e C). Ha proseguito poi proponendo una rimodulazione basata su quattro aree (dei collaboratori, degli assistenti, dei coordinatori e dei direttori dei servizi generali e amministrativi), con la soppressione di quella AS. L’Aranha    confermato la mobilità interna alle aree e quella delle progressioni economiche, nelle modalità sino ad ora configurate.

La Uil Scuola ha argomentato che il tema trattato (la revisione dell’Ordinamento Professionale) desta grande interesse tra il personale ATA che, nella trattativa, ripone molte aspettative per vedere risolte tante delle problematiche in atto ed in grado di trovare soluzioni. Di fatto, si tratta di colmare un vuoto normativo che data 2006 (il CCNL 2006/09 è stato l’ultimo contratto che se ne è concretamente occupato).  E nel corso di questi anni si sono accumulate molte situazioni complesse, a partire dal blocco della mobilità tra le aree, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs.150/09, citandone specificamente due: la situazione degli amministrativi facente funzioni e quella dei 1000 assistenti tecnici informatici. Riguardo a questi ultimi si è introdotta, di fatto, e per legge,  una figura professionale totalmente diversa da quella esistente. Prima ancora di disegnare il nuovo Ordinamento, a giudizio della Uil Scuola vanno rimosse le gravi criticità, sanando le situazioni abnormi determinatesi, che non trovano riscontro nel CCNL.

Nello stigmatizzare la debolezza di un Atto di Indirizzo molto carente, nel caso specifico la parte dedicata  all’Ordinamento professionale ATA è decisamente omissiva, per cui la Uil Scuola ha chiesto di conoscere con immediatezza la quantità delle risorse finanziarie di cui si dispone per il rinnovo del CCNL in generale e, nello specifico,  quelle dedicate alla  revisione dell’Ordinamento (lo 0.55%). Ha richiesto, altresì, di conoscere con esattezza sia i dati relativi alle posizioni economiche (personale interessato e risorse finanziarie dedicate) e, in riferimento ai facente funzioni, l’esatta scansione del personale coinvolto, la durata degli incarichi ed i titoli di studio posseduti dagli stessi. Ha, poi, precisato la posizione dell’Organizzazione in merito alla mobilità tra le aree, partendo dalla modificazione normativa introdotta con il D.L.n.80/2021 che, di fatto, la ripristinata, derogando, per quanti abbiano svolto la funzione per un determinato arco temporale (trentasei mesi), la possibilità di accedervi anche in deroga al possesso del titolo di studio specifico.

La Uil Scuola ha richiesto, pertanto, la contrattualizzazione  della mobilità tra le aree (verticalità) del personale in possesso dei requisiti di legge,  nella formulazione antecedente il,D.Lgs. 150/09. Ha chiarito la propria posizione in merito alla formazione, definendola quale elemento strategico per l’aggiornamento del personale alla nuova dimensione professionale richiesta, proponendo anche come base di una sua finalizzazione in chiave di progressioni economiche e  di mobilità professionale. Ha ribadito, altresì, la richiesta di attivazione dell’area C e l’introduzione di una nuova figura professionale, nell’area dei Collaboratori, per l’assistenza agli alunni disabili. Tanto al fine di segnare un discrimine netto con le attribuzioni dei Collaboratori scolastici.

Da ultimo, la Uil Scuola ha richiesto all’ARAN di conoscere con esattezza la modalità (se esiste una proposta specifica al riguardo) in merito alla valorizzazione del personale DSGA e all’istituenda nuova area delle elevate professionalità. Al riguardo, la Uil Scuola ha  manifestato  l’interesse dell’Organizzazione ad aderire convintamente ad un possibile percorso evolutivo della figura, dichiarando la propria indisponibilità a considerare l’introduzione di “colli di bottiglia” che facciano accedere solo una parte del personale in servizio da sottoporre a procedure selettive di merito.

La Uil Scuola ha ribadito, inoltre, come l’esiguità delle risorse finanziarie a disposizione limiti gli obiettivi da perseguire che, necessariamente, devono essere mirati e limitati a fattispecie limitate. Diversamente, vanno implementate considerevolmente.

Il Presidente, dr. Antonio Naddeo, nella replica finale, si è dichiarato disponibile ad aprire un confronto su tutte le problematiche sollecitate, a partire da quelle critiche, la cui soluzione è complessa da definire attraverso la via contrattuale ma  va comunque ricercata. A proposito della valorizzazione dei DSGA, ha ribadito come in tutte le fattispecie analoghe trattate negli altri comparti pubblici, l’accesso a tali posizioni superiori non può che avvenire attraverso procedure selettive di merito che non possono che riguardare un numero minimo e  limitato di posizioni superiori (le EP, per l’appunto).

Data la complessità della materia, il Presidente Naddeo, che nella riunione è stato affiancato dalla dott.ssa Maria Vittoria Marongiu e dal dr. Pierluigi Mastrogiusppe, ha assunto l’impegno di intensificare il calendario dei lavori specificando che il prossimo incontro potrebbe tenersi tra due settimane. Per la Uil Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Pasquale Raimondo.