Sindacati chiedono rispetto e dignità per il personale di sorveglianza e centralino che lavora alla ASL Rieti

“C’è un appalto di cui la ASL Rieti è committente e dove non viene assicurata la necessaria sicurezza sul lavoro.  E’ un appalto che nei giorni scorsi è stato oggetto di una riunione presso gli uffici dell’ispettorato territoriale del lavoro, dopo che la precedente era stata rinviata a seguito dell’assenza della ASL. Una riunione – spiegano le tre sigle Filcams, Fisascat e UilTucs – alla quale la ASL ha deciso di non partecipare, lasciando così irrisolte tutte le problematiche che a suo tempo avevamo segnalato: la mancanza di sedie idonee nei locali del centralino, (operatori costretti a stare 8 ore a in piedi oppure seduti assumendo pozioni scorrette, visto che gli schienali sono rotti da molto tempo), ai carichi di lavoro e le specifiche competenze rientranti nel perimetro dell’appalto stesso.

“I rappresentanti delle società aggiudicatarie dell’appalto – dicono i sindacalisti Feliciangeli, Pilati, Feuli e Panagrosso – intanto si sono resi disponibili alla sostituzione delle poltrone, ma per poterlo fare ribadiscono la necessaria autorizzazione del committente. Per quanto riguarda i carichi di lavoro le società chiedono la presenza della Asl per verificare capitolato e conformità delle attività svolte.

“Abbiamo chiesto più volte chiarimenti alla Asl – proseguono i sindacalisti – in merito alle specifiche competente di queste categorie di lavoratrici e lavoratori senza mai aver avuto risposta. Sono passati mesi ma la situazione di stress lavorativo non è cambiata minimamente. Per tutti questi motivi abbiamo chiesto un intervento concreto dell’ispettorato territoriale del lavoro affinché la salute e la sicurezza di queste persone sia garantita ogni giorno”.