BIGLIOCCHI: INCONTROLLATA LA SITUAZIONE DEBITORIA DEL COMUNE DI RIETI

Paolo Bigliocchi, Presidente consulta della Associazioni della Provincia di Rieti

Continuano a rincorrersi sulla stampa notizie contraddittorie che non aiutano a capire la reale portata del problema.
In questo l’atteggiamento minimalista dell’amministrazione comunale sicuramente non aiuta e non lo fa neanche nella ricerca di soluzioni serie e credibili.


Credo che al Sindaco sia esplosa in mano una situazione di cui non conosceva l’entità ma questo non è credibile per l’Assessore al Bilancio,per l’Assessore ai servizi Sociali e per chi quei conti doveva verificarli periodicamente.

Non stiamo parlando di un debito che risale agli ultimi mesi ma di una situazione che si è avviata nel 2006 e questo testimonia che si è giunti ad una fase critica senza che ci si sia posti seriamente di fronte al problema.

Siamo stati tacciati di disfattismo quando abbiamo sollevato problemi ma credo sia ora sotto gli occhi di tutti che qualche ragione l’avevamo e che si è voluto politicamente sminuire la portata dei problemi posti.

In tanti anni è la prima volta che vedo un Istituto Bancario non correre a sostegno di una amministrazione e credo che anche questo debba essere motivo di riflessione.

Non si può pensare di giocare con il futuro dei lavoratori,cui vanno date certezze e non illusioni, e neanche con la possibilità che vengano stravolti servizi essenziali per la città.

Ora mi chiedo se era cosi impossibile pensare che ci si sarebbe trovati in questa situazione.


E mi chiedo anche quanti altri creditori si affacceranno in Comune vedendo lo stato di difficoltà.

Continuo a pensare che va programmato un “piano di rientro” dallo stato debitorio e che si dovrebbe da subito procedere ad una politica di tagli importante.

Non credo, pensiero che coinvolge anche importanti settori della maggioranza, che sia più possibile procedere ad una gestione non controllata dei servizi sociali, gestione che moltiplica in corso di anno sistematicamente gli impegni.


Va cambiata la politica delle entrate che non può basarsi solo su tassazione diretta ed indiretta ma che deve trovare forme di investimento e nuove entrate.

Non credo che multare tutti, vedi scooter, possa risolvere i problemi e quante infrazioni dovremo fare per risanare il bilancio?


Ora è vero che il Comandante Aragona è riuscito a fare un senso unico anche a P. Fidoni intorno ad una casa ma non credo che ciò ci permetterà di andare lontano.

Vanno tagliate consulenze e spese superflue sapendo che i tagli della finanziaria renderanno difficile la gestione per il 2011.


Insomma è tempo di cambiare ed è tempo che chi ha sbagliato si assuma responsabilità e non si cerchi di far passare come normale ciò che normale non è.

Garantiamo da ora il nostro sostegno a lavoratrici e lavoratori della cooperativa e saremo al loro fianco ma ci aspettiamo un atteggiamento più consapevole da chi questa situazione ha generato.