BECCARINI RISPONDE SUL MONUMENTO NATURALE SUL FIUME FARFA

Michele BeccariniDopo un incontro in Regione con l’Assessore Zaratti e Sindaci interessati che mi hanno affidato il coordinamento per la stesura del Monumento naturale sul fiume Farfa e di un Piano attuativo il più largamente condiviso possibile. Per questo motivo nei prossimi giorni intendo convocare i sindaci dei Comuni interessati, le associazioni ambientaliste e quelle di categoria, per concertare tempi e modalità per la stesura dello stesso, così da sottoporlo, entro la fine di ottobre, alla Regione Lazio per l’approvazione”.

Con queste parole, l’assessore provinciale alle politiche ambientali e assetto del territorio Michele Beccarini, risponde alle associazioni ambientaliste che nei giorni scorsi avevano rilevato, attraverso una lettera inviata all’assessore all’ambiente della Regione Filiberto Zaratti, una situazione di stallo nel processo di istituzione del monumento naturale.

“Il Piano attuativo che si sta cercando di definire –spiega Beccarini- porterà al confinamento delle aree sul basso corso del fiume Farfa e ricadenti nei Comuni  di Castel Nuovo di Farfa, Montopoli e Fara. Nei giorni scorsi ho avuto alcuni incontri con i sindaci dei suddetti Comuni ed altri sono in programma nelle prossime settimane,  compreso quello con il sindaco di Salisano, altro Comune interessato al processo in atto.  L’intenzione –continua l’assessore all’ambiente-  è quella di un coinvolgimento allargato, supportato dalle associazioni ambientaliste Legambiente bassa Sabina, Arci nuova associazione, Fai, Italia nostra, Giardino faunistico parco dell’Abatino, associazione culturale Germogli, Teatro delle condizioni avverse, associazione culturale L’isola che non c’è e Wwf  e non ultimo, dalle associazioni di categoria, comprese quelle venatorie che utilizzano quelle aree per cacciare”.

“La stesura del Piano cercherà di tenere conto di tutte le proposte avanzate sino ad oggi, compresa naturalmente quella di costruire, attraverso l’istituzione del monumento naturale, un corridoio ecologico tra la riserva naturale Tevere Farfa e il parco regionale dei monti Lucretili, non ci possiamo far sfuggire questa grande occasione anche, alla luce di un rilancio turistico che sta avvenendo in questi nella bassa sabina”.