Basket, a Rieti sta tornando una “basket city”

Rieti è in finale! La Prometeo Estra Rieti ha battuto la Poderosa Montegranaro per 64-67, infliggendole un 3-1 in una serie agonistica molto bella, ma rovinata nella gioia dai fatti extra parquet che hanno subito i tifosi reatini sia in gara uno che in gara due, in una escalation di violenza conclusasi con una aggressione verso Claudio De Santis che ha riportato ferite gravi e si trova attualmente all’ospedale.
Il presidente della Poderosa Bigioni ha condannato duramente quanto avvenuto: “Condanno con tutta la forza possibile un agguato che è un atto di pura delinquenza e che nulla ha a che vedere con lo sport” ed ha espresso la propria solidarietà alla famiglia De Santis.
Ugualmente ha fatto il presidente Cattani: “Sono fatti ignobili, da vigliacchi, quanto di più distante ci sia dallo sport e dai valori che questo veicola. Auguro a Claudio di rimettersi quanto prima e di unirsi a noi nella gioia di vivere un momento sportivo eccezionale. Sarà l’occasione per consegnarli quella maglia che mi aveva chiesto al termine della partita”.
Brutti fatti, al limite del commentabile, la cui amarezza si riversa inevitabilmente nella gioia di assistere ad uno sport così bello, in cui atleti eccezionali si confrontano in campo, in cui tecnici intelligenti si sfidano tatticamente, in cui tifosi partecipi inneggiano ai loro colori ed in cui a fine partita i rivali, con le lacrime agli occhi, si abbracciano per testimoniare la loro amicizia che al di fuori del campo è solida e duratura.
Una semifinale bellissima, in cui i ragazzi di coach Nunzi hanno dato una dimostrazione di forza, carattere, grinta e talento. Certo qualche piccola sbavatura c’è stata, come il tiro di Gatti allo scadere che avrebbe potuto portarci ai supplementari o un piccolo calo di intensità difensiva all’inizio del quarto periodo che ha riportato Montegranaro in scia 54-56, ma bisogna anche ricordarsi che non si stava giocando da soli, ma contro una grande squadra che ha fatto un campionato eccezionale, tanto da trovarsi ai vertici della classifica. Rieti è stata talmente brava da dominare il potenziale offensivo del miglior attacco del girone, tra i migliori dell’intero campionato. Talmente brava da fa risultare sbavatura sua quello che era un legittimo guizzo del talento montegranarese, mortificato dall’intensità e dalle capacità dei reatini, duri, freddi, determinati ed animati da un cuore grande grande in cui dentro cerano tutti i tifosi con i loro cori e le loro bandiere al vento.
La partita è stata trasmessa in diretta satellitare via web, via TV ed ascoltata via Radio, e vista a Rieti da tantissime persone, molte delle quali hanno deciso di andare ad accogliere al PalaSojourner, a mezzanotte, il ritorno dei giocatori reatini e festeggiarli con brindisi, abbracci e cori.
Un successo nel successo, quello più importante di tutti, riavvicinare Rieti alla pallacanestro. A Rieti sta tornando una “basket city”. Lo testimoniano i 100 tifosi in trasferta in gara 4 nonostante non si sia trovato un pullman, lo testimoniano i tifosi che aspettavano i giocatori, lo testimoniano le 2.000 persone che hanno assistito a gara 2 di semifinale e che speriamo diventino 3.000 per la finale, lo testimoniano i media su cui le vicende della NPC Rieti hanno grande risalto, le testimoniano i social in cui il post della finale è stato visto da 11.000 persone, linkato da oltre 450 (che stanno crescendo mentre scriviamo) con una portata di copertura di oltre 20.500.
Insomma numeri da serie A. Quella in cui la NPC sta facendo di tutto, sportivamente e con grande sacrifici economici, per andare.
E chi ancora non si fosse convinto a tornare al palazzo dedichiamo una frase del nostro Andrea Giampaoli: “…a chi ancora non è venuto a vederci dico di non mancare questa occasione perché potrebbe essere l’anno giusto per riportare Rieti nella pallacanestro che conta. O ora o mai più!”.