Al Terminillo chiude anche la "Capannaccia" – e non per mancanza di lavoro!

Uno “sfogo” amaro per l’ennesima notizia negativa sul Terminillo

  •  Resta difficile pronunciarsi su un “evento” così triste per uno che (purtroppo per me), vide nascere alcune attività terminillesi dal…nulla.
  • E’ d’uopo, innanzi tutto, mandare un pensiero a Gabriella e famiglia che, appunto, proprio dal nulla, in una Capanna che papà Giovacchino (Antrodocano DOC) aveva contribuito ad erigere (alla stregua delle Capanne in legno che avevano, compreso lui, ospitato per anni gli operai pionieri che costruirono la Funivia), e nella quale Gabriella, appunto inventò quel posto di “Ristoro” capace, in primo tempo, di ammannire panini agli sciatori, senza togliere gli sci dai piedi: ed i patiti allora dello sci non erano pochi!
  • Poi crebbe la fama di questa “Capannaccia” al punto tale da includerla tra i “gioielli” locali del Terminillo che andò ad “indorare”, sostanzialmente, gli opuscoli illustrativi della…Montagna di Roma.
  • Che dire quindi? I miei occhi, al vedere ormai troppi “gioielli” perire, e, con loro, l’intera attività del Terminillo, sono incapaci di resistere ad uno “sdegno” tale che non può essere giustificato come fatale “segno dei tempi”.
  • La reazione è d’obbligo, in tutti i sensi, il piangersi addosso va bandito ed il toro deve essere preso per le “corna” se non vogliamo che i “gufi” abbiano vinta questa battaglia epocale relativa al più importante opificio che Rieti abbia mai avuto modo la fortuna di ospitare.
  • Avevo giorni addietro appreso questa notizia, non l’avevo voluta prendere in seria considerazione, e, invece!….
  • Non conosco Marco Munalli, per cui mi sono rivolto alla mamma, che conosco bene, come conoscevo benissimo il nonno Giovacchino, un grandissimo uomo un grandissimo lavoratore. Mi sento, per ciò, vicino con molta familiarità al Maestro di sci; che sia capace di Resistere per proseguire l’attività e l’amore per il Terminillo.
  • Così come la stessa cosa vorrei dire a Marco Pagaria (anche lui non conosco personalmente) ma conoscevo bene il papà Mario e la mamma Lucia, due altri splenditi operatori che dettero lustro a questa bellissima località, Estiva ed Invernale, comunque sempre da noi amata. Per il resto, mi auguro che le Istituzione, TUTTE, non siano “sorde ed assenti” verso le problematiche relative al declino della Stazione Turistica, e che non abbiano alcuna considerazione verso coloro che, ormai da troppi anni, sono la “negazione” dell’amato Monte Terminillo.Antonio Cipolloni.