Una giornata con Francesco, ragazzo cieco che affronta gli ostacoli di Rieti

Forse è solo un dejà vu oppure è semplicemente noncuranza da parte degli addetti ai lavori, ma Rieti è costellata di ostacoli e nessuno si prodiga per eliminare tali barriere. Quando utilizziamo il termine barriere non ci riferiamo solamente ad un marciapiede o ad un muretto, ma ci riferiamo anche ad un semaforo sonoro per ciechi che non funziona, o a percorsi guidati che terminano contro un muro.

Così abbiamo deciso di trascorrere una giornata insieme a Francesco, di 37 anni, laureato in Ingegneria Elettronica, cieco dalla nascita e con una famiglia alle spalle che lo aiuta ogni giorno nei momenti più difficili.

Francesco è indipendente e proprio questa autonomia lo porta a scontrarsi con tanti piccoli ostacoli che fermano il suo passo. Ogni giorno da Rieti prende il Cotral per spostarsi fuori città o il treno per andare a lavorare a L’Aquila, poi il ritorno nel capoluogo Sabino.

Abbiamo iniziato la nostra passeggiata a largo Fiordeponti:
E’ un punto critico perchè abbandonato a sè stesso: dalle foto si vedono macchine che bloccano il passaggio sulle strisce pedonali. Quelle strisce sono utilizzate da Francesco per andare da casa a Piazza Cavour fermata Cotral – ASM e ritorno.

Successivamente ci dirigiamo all’incrocio tra via Tancia e via Sacchetti Sassetti:
In questo incrocio ci sono due semafori acustici. E’ dal mese di marzo di quest’anno che nonostante le segnalazioni ad oggi funzionano parzialmente. Dalla foto si vede la pericolosità dell’incrocio: quando il semaforo pedonale è verde lo è anche per le macchine, ma il pedone è “coperto” per chi proviene da Porta Romana. Più volte è stato chiesto di differenziare i tempi, oppure, come fanno in qualsiasi altra parte del mondo, mantenere lampeggiante il giallo contemporaneamente all’accensione del verde. (Dopo tre mesi dalla prima segnalazione del non funzionamento del dispositivo acustico dei semafori, la scorsa settimana gli stessi sono stati finalmente ripristinati).

La nostra passeggiata prosegue fino ad arrivare all’arco che da via del Burò porta a via del Forno:
Nel mese di novembre 2017 i Vigili Urbani hanno bloccato il passaggio perché, cosi è stato detto a Francesco, l’arco era pericolante e dovevano essere effettuati dei lavori. Tali lavori ad oggi non sono stati ancora realizzati, qualcuno ha letteralmente buttato giù le transenne. La pericolosità è evidente, considerato anche che quel cancello spesso, come si vede dalle foto, è aperto. Sono stati avvisati più volte sia i Vigili che il proprietario.

Ci allontaniamo dal centro storico e arriviamo in Piazza Berlinguer, precisamente alla stazione ferroviaria:
La stazione è sprovvista di qualsiasi aiuto, inoltre come si può vedere dalle foto le strisce pedonali non sono mai libere dalle automobili.

Terminiamo la giornata con Francesco dirigendoci in viale Matteucci:
Nell’incrocio tra viale Matteucci e via degli Elci non ci sono semafori acustici, sono stati chiesti ma ad oggi nessuna risposta è arrivata in merito. Francesco chiede cortesemente maggior celerità su questo tema.

La foto sotto è relativa a Piazza Cavour. A tali segnalazioni aggiungiamo che i totem con le indicazioni stradali in braille installati nel centro storico di Rieti spesso sono sporchi di feci di piccione e sono stati pensati con un design che potrebbe risultare pericoloso per una persona cieca, e non solo! (LEGGI)

La famiglia di Francesco ci fa sapere che ha fatto presenti queste problematiche e molte altre alle autorità cittadine: Sindaco, Prefetto, Carabinieri e Vigili Urbani, ma ad oggi non sono state ascoltate o solamente in parte.

I semafori sarebbe opportuno non spegnerli già dalle ore 20, come accade spesso in viale Matteucci, visto che una volta spenti il sistema acustico per ciechi non è più attivo.

Facciamo in modo che Rieti sia davvero una Città senza barriere!

La redazione di Rietinvetrina.it è a disposizione delle autorità citate da Francesco per qualsiasi informazione o chiarimento.