UILScuola: “Il nuovo DPCM non sospende i concorsi”

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“Il nuovo DPCM, emanato per contrastare la pandemia in atto, prevede stringenti misure in relazione all’aggravarsi della situazione. Nel provvedimento c’è la raccomandazione rivolta a tutte le persone fisiche a non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici e privati in comuni diversi da quelli di residenza o di domicilio.

Si desume che sia pericoloso per sé e per gli altri ma non per chi deve partecipare ai concorsi pubblici e privati che vengono, invece, mantenuti in deroga alle prescrizioni generali. A questo punto sorgono legittime due domande: sono ancora valide le procedure di sicurezza del CTS fatte in una situazione di media gravità ora che è aumentato l’indice di contagio al punto da richiedere una nuova stretta sulla mobilità? Si può ammettere tale contraddizione o si deve continuare a credere alla narrazione che la scuola sia il luogo più sicuro, che comunque bisogna raggiungerla, con mezzi pubblici e privati, gli stessi che sono inibiti ai più?

Le cifre offerte dal Ministero dell’Istruzione parlano da sole: il concorso per i docenti è già partito ma 187 non si sono presentati. Sono forse precari pentiti o docenti impossibilitati a partecipare? Gli insegnanti sono in prima linea e si sentono sacrificati da una politica che non offre garanzie per la loro salute, alle prese con una pandemia che non lascia spazi di difesa se non il distanziamento. Serve un’altra politica – sottolinea Pino Turi (Uil Scuola) – quella di un nuovo umanesimo che si riverberi in modo positivo su tutta la comunità. La politica, i corpi intermedi, le organizzazioni di rappresentanza non possono girare la testa dall’altra parte ma la Uil Scuola non lo farà”.