Sparavano per cacciare selvaggina e detenevano armi senza autorizzazione. Polizia denuncia un uomo

Nei giorni scorsi gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno denunciato in stato di libertà un uomo resosi responsabile del reato di omessa denuncia di detenzione di armi da fuoco.

Gli investigatori della Polizia di Stato impegnati nei servizi finalizzati al contrasto della criminalità diffusa, sono venuti a conoscenza che in una limitrofa frazione del capoluogo reatino alcune persone facevano uso di armi da fuoco per esercitarsi al tiro o, semplicemente, per cacciare della selvaggina. Dopo una serie di accertamenti alle banche dati in uso alle Forze di Polizia dei soggetti che avevano in uso i fondi agricoli presenti nella zona, peraltro limitrofi alle vie di passaggio che costituiscono il cosiddetto “Cammino di Francesco”, seguito da numerosi fedeli che si recano in visita ai Santuari Francescani, gli Agenti della Polizia di Stato hanno focalizzato la loro attenzione su un reatino che risultava detentore di armi da fuoco.

Gli appostamenti effettuati dagli investigatori della Polizia di Stato, anche alla luce del fatto che l’uomo non risultava titolare di un regolare porto d’armi, ha indotto gli Agenti ad effettuare una perquisizione individuando, all’interno di un box metallico adibito a rimessa attrezzi, una carabina calibro 9, nonché il relativo munizionamento, che l’uomo aveva denunciato di detenere presso il suo domicilio reatino. Gli Agenti della Polizia di Stato hanno quindi proceduto al sequestro dell’arma e delle munizioni, denunciando in stato di libertà l’uomo alla locale Autorità Giudiziaria che ha convalidato il sequestro operato.

Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei confronti della persona denunciata, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice. Il presente comunicato si trasmette al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino a sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.