SERVIZI SOCIALI: LA MAGGIORANZA REPLICA ALL'OPPOSIZIONE

PD Comune di Rieti

Dopo circa tre mesi dall’insediamento della nuova amministrazione guidata dal sindaco Petrangeli, occorre prendere atto di una svolta. La vecchia maggioranza di centrodestra, oggi all’opposizione, ha finalmente deciso di prodursi in una seria disanima delle problematiche inerenti alla difficile gestione dei servizi socio assistenziali.

Nel comunicato – firmato dall’ex vicesindaco Sanesi, dall’ex assessore Perelli, dal consigliere Festuccia e dal collega Sebastiani – invoca infatti una task force che impedisca “il rischio che si perpetui l’ipotesi che alcune persone vengano sistematicamente foraggiate nonostante possiedano auto di grossa cilindrata, fabbricati donati a figli e parenti, conti correnti con decine di migliaia di euro”, e che realizzi un’opera di “asciugamento di privilegi, sprechi e clientelismi”.

Una giusta considerazione, se non provenisse da chi – avendo governato la città negli ultimi dieci anni – ha  tratto vantaggio da quegli sprechi e clientelismi che oggi denuncia. Viene infatti da chiedersi perché il consigliere Sanesi, che da Vicesindaco deteneva la delega al personale, e i suoi colleghi oggi all’opposizione non siano intervenuti per sanare gli abusi perpetrati quando avevano il potere di farlo? E perché solo ora si dà di fatto ragione alle denuncie del centrosinistra sull’inaccettabile uso clientelare delle risorse riservate ai servizi sociali, che non venivano impiegate per intervenire in situazioni di disagio, ma anzi per alimentarle, tenere sotto controllo i più deboli, e solidificare il sistema di potere della vecchia amministrazione?

Non è polemizzando con il presidente della Coop Quadrifoglio che il centrodestra può eludere di assumersi la piena responsabilità politica di una gestione dei servizi sociali eticamente inaccettabile ed economicamente insostenibile. E non è cimentandosi nell’eterno gioco dello scaricabarile che l’ex maggioranza può illudersi, dopo qualche lustro di mal governo della città, di ricostruirsi un’immagine credibile agli occhi dei cittadini.