Scuola, reclutamento e mobilità: servono soluzioni immediate

Dopo il confronto tenutosi al Ministero dell’Istruzione con il Capo di Gabinetto Luigi Fiorentino al quale la Uil Scuola aveva ribadito la propria posizione politica sul Decreto Sostegni bis, il confronto si è spostato il 4 giugno sul tavolo tecnico sul reclutamento e sulla mobilità dei docenti. All’incontro per la Uil Scuola hanno preso parte Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo, che hanno tenuto ad evidenziare che è inopportuna l’invadenza del decreto-legge nelle materie che sono di natura contrattuale ed hanno anche ricordato che per i docenti esistono diritti e obblighi che sono regolati e garantiti da un CCNL così come pure è prevista, sempre per via contrattuale, una retribuzione per eventuali attività aggiuntive rispetto all’orario ordinario di lavoro.

La mobilità di tutti i docenti, compresi i neo immessi in ruolo, è anch’essa materia contrattuale e mentre si riduce per i neo immessi in ruolo il blocco sulla mobilità passando da cinque a tre anni, per le assegnazioni provvisorie si introduce un nuovo vincolo triennale che riguarderà tutti i docenti che otterranno una qualsiasi scuola con la prossima mobilità. Il Decreto Sostegni bis prevede che al termine delle ordinarie assunzioni in ruolo ci sia la possibilità di assunzione per i docenti che sono inseriti nella prima fascia delle GPS con almeno tre anni di servizio nella scuola statale, escludendo, però, il resto dei docenti non abilitati inseriti nella seconda fascia.

Ed ancora, richiedere ai docenti già abilitati o specializzati sul sostegno tre annualità di servizio per potere essere assunti in ruolo per la Uil Scuola è una mancanza di rispetto per il percorso selettivo e formativo che tali docenti hanno svolto per conseguire l’ abilitazione o la specializzazione. Non è accettabile l’esclusione dei docenti non abilitati presenti nella seconda fascia delle GPS dalla procedura di assunzione in ruolo sia perché la mancanza di un percorso di abilitazione non dipende dai docenti ma dal Governo e dal Ministero dell’Istruzione sia perché la stabilizzazione per tali docenti è stata conquistata sul campo. Su questo punto la Uil Scuola ha rivendicato anche lo scorrimento della seconda fascia delle GPS per tutti i docenti con almeno tre anni di servizio.

Altra questione che la Uil Scuola ha sollevato è il fallimento dei concorsi così come sono stati finora pensati e di come si creano anche principi di incostituzionalità su alcune delle norme previste dal decreto Sostegni bis; in particolare perché:
a)-deve essere cancellata la norma che prevede che chi partecipa ad un concorso ordinario e non lo supera non potrà più partecipare ai successivi concorsi;
b)-non ci può essere una sorta di gerarchia tra le classi di concorso, per cui alcune materie sono più importanti di altre e per tali motivi si anticipa un concorso ordinario per le materie matematico-scientifiche, mentre le altre discipline possono aspettare, congelando, però, i posti e rendendoli quindi “sospesi” per procedure future che potrebbero non attuarsi;

c)-non si può pensare che in una procedura di immissione in ruolo il docente, dopo aver superato l’anno di prova e di formazione, debba essere valutato ulteriormente da una commissione esterna che dovrebbe rendere “idoneo” il docente nell’insegnamento della propria disciplina, dopo una valutazione positiva del Dirigente scolastico e del Comitato di valutazione.

Nel Decreto Sostegni bis manca la stabilizzazione dei DSGA facenti funzione, per i quali la Uil Scuola continua a rivendicare una procedura concorsuale tesa a valorizzare gli aspetti professionali di lavoratori che, sul campo, hanno mostrato di possedere qualità per potere legittimamente aspirare ad essere inquadrati stabilmente nel profilo di DSGA senza il requisito della laurea specifica.

La Uil Scuola ha infine ribadito il suo giudizio negativo sul Decreto Sostegni bis, che dovrà essere trasformato in legge con possibilità di modificazioni. UIL Scuola