SCIOPERO GENERALE FIOM, LUIGI D'ANTONIO: OTTIMA L'ADESIONE TRA I METALMECCANICI REATINI

Luigi D'Antonio

Moltissimi lavoratori reatini hanno partecipato alla manifestazione della Fiom svolta a Roma.

Con questa manifestazione,  dove hanno partecipato migliaia e migliaia di lavoratori metalmeccanici  italiani, anche i lavoratori reatini hanno voluto dare il loro contributo alla lotta per la riconquista del contratto collettivo nazionale di lavoro, ripartendo dalla Fiat, alla pratica della democrazia nei posti di lavoro e alla difesa dei diritti dei lavoratori, lo sciopero ha visto una partecipazione nelle aree produttive che è stata di oltre l’80% in aziende come la Lombardini, Schneider e Tubi Spa e superiore ai dati precedenti anche nelle altre aziende.

E’ necessario combattere il modello Fiat, un modello che ricatta i lavoratori, chiedendogli di rinunciare ai diritti in cambio del lavoro. Un modello che elimina il contratto nazionale di lavoro rendendo più deboli i lavoratori. Nei territori come il nostro, martoriati da una grave crisi industriale, è fondamentale invece difendere il contratto nazionale che rimane ad oggi l’unico elemento di garanzia per i diritti ed i salari dei lavoratori.

La partecipazione allo sciopero nelle aziende reatine è stata ottima, superando di gran lunga quella che è la stessa presenza della Fiom all’interno delle stesse aziende. Questo significa che dietro le cose che diciamo e proponiamo ci sono i lavoratori e non solo quelli iscritti alla Fiom.

Con questo sciopero – sottolinea D’Antonio – i lavoratori reatini hanno voluto dare un segnale anche a questo Governo per la trattativa in corso con le parti sociali. La riforma degli ammortizzatori sociali va fatta allargando le tutele anche a chi oggi non le ha, trovando le risorse necessarie per farlo. Pensare di toglierle a chi oggi le ha già, pensiamo proprio che non sia possibile. Per quanto riguarda poi più in generale la riforma del mercato del lavoro, il segnale che anche i metalmeccanici reatini hanno dato é chiaro, l’articolo 18 non si tocca.