Sanità, Formichetti: Positiva la bozza di decreto stabilizzazione personale

Formichetti, comitato Rieti - Terni in Umbria

“L’incontro con le Organizzazioni Sindacali del 14 novembre, con il sottosegretario Paolo Fadda, nel corso del quale è stata presentata la bozza di Decreto per la stabilizzazione del personale del Servizio Sanitario Nazionale è da considerarsi un documento estremamente importante e positivo”.
Il commento è di Marino Formichetti, segretario della Uil fpl, dopo le ultime notizie che rassicurano circa sui rinnovi del personale che, di fatto, scongiura il rischio paralisi della sanità locale.
“Il documento prende in considerazione il personale precario inteso nelle diverse tipologie contrattuali, e anche LSU che nel Lazio e in particolare nella nostra azienda sono, da tempo, in attesa di risposte dalla regione Lazio. Il decreto è credibile anche in ragione del fatto che prevede un percorso triennale 2013/2016 per la realizzazione delle stabilizzazioni e l’espletamento dei relativi concorsi. Allo stesso documento ha fatto eco la dichiarazione del Presidente Nicola Zingaretti che, durante il Consiglio straordinario per la Sanità di martedì ha dichiarato che entro il mese di novembre prorogherà i contratti a tempo determinato in scadenza. Ovviamente riteniamo urgente l’intervento di proroga per tutte le tipologie di precariato, che dovrebbe avvenire immediatamente, anche in ragione del fatto che nella nostra azienda non potremmo garantire neanche il servizio di Pronto Soccorso senza il rinnovo dei contratti interinali o a tempo determinato”.
“Confidiamo, perciò, in una rapida assunzione di responsabilità da parte del Commissario e che si arrivi a una tempestiva comunicazione del nulla osta alle proroghe che portino poi alla definizione dei percorsi di stabilizzazione. Altro aspetto interessante è relativo a quanto dichiarato rispetto alla rimodulazione dei posti letto in ambito regionale. Sotto questo punto di vista – rispetto a quanto stabilito dalla norma – come cittadini della Provincia di Rieti siamo creditori di circa 200 posti letto per acuti, con un rapporto di 2,2 posti per mille abitanti, anziché 3,7 per mille abitanti (come prevede la legge). Stante questo dato ci aspettiamo la conseguente capacità di agire su questo tema e auspichiamo che alle parole possano essere seguite dalle azioni. Ovviamente tenendo presente che non si possono erogare servizi senza personale”.