Salaria e sicurezza stradale, alla CISL i conti non tornano

“La Cisl Roma Capitale e Rieti, in merito alle esternazioni dell’assessore Regionale Alessandri del 13 maggio scorso, si chiede se si stia assistendo al gioco delle tre carte. Personalmente – commenta Bianchetti della Cisl (nella foto) – nelle riunioni presso l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, ho negli ultimi mesi contestato l’approccio che la Regione Lazio ha avuto nella destinazione delle risorse per il raddoppio della via Salaria.

La Cisl ha sempre sostenuto che i 60 milioni di euro previsti per gli interventi per la via Salaria fossero destinati al tratto compreso tra San Giovanni Reatino e Passo Corese. La Giunta Regionale dichiarò nel 2011 di aver postato a bilancio 60 milioni di euro per gli interventi nel tratto in questione.

Ci domandiamo se i 36 milioni di euro che servirebbero per una variante a Monterotondo Scalo siano risorse aggiuntive o siano quelle inizialmente previste per il tratto ricadente nella provincia di Rieti. Infatti la Cisl già nell’ultima riunione contestò l’esigua cifra di 13, 5 milioni di euro prevista dalla Regione Lazio per il solo tratto che va dal Km. 54 al Km. 62 della via Salaria.

La Cisl ed i cittadini della provincia di Rieti sono stanchi di giochi di parole e di promesse mai mantenute. Negli anni abbiamo assistito a passerelle e promesse di ogni tipo sia a Rieti che nei comuni colpiti dal terremoto. Ricordiamo le parole a Rieti dell’ex Ministro Del Rio a cui fecero eco esternazioni esultanti di alcuni politici reatini.

All’epoca la Cisl dichiarò “esulteremo a cantieri aperti”. Ebbene di quei cantieri non si è mai avuta traccia. Se i soldi erano in bilancio che fine hanno fatto quei denari? Chiediamo ai politici reatini che rappresentano questo territorio in Parlamento ed in Regione Lazio di dare risposte concrete.

Nell’accordo sottoscritto tra tutto il tessuto sociale provinciale e la Regione Lazio “dall’emergenza allo sviluppo” si è concordato il raddoppio della via Salaria, con un sistema a quattro corsie, intesa nel tratto sopra descritto e cioè tra Passo Corese e San Giovanni Reatino.

Assistiamo invece al gioco di parole, sempre che non sia il gioco delle tre carte, infatti la Regione lascerebbe a questa tratta solo briciole mentre, al contrario, leggiamo di varianti da Monterotondo o di interventi di natura marginale e che non impattano in alcun modo la soluzione del collegamento viario con Roma con la città di Rieti.

Sono anni che la Regione Lazio si era impegnata ad aprire un confronto con l’Anas e lo Stato ma ad oggi la Cisl ed i cittadini della provincia di Rieti non hanno alcun riscontro positivo. Mentre lungo la via Salaria, nel tratto compreso tra Rieti e Passo Corese si continua a morire ed i pendolari continuano un pellegrinaggio infernale, parrebbe che al centro dell’attenzione della Regione Lazio ci siano i tratti della Salaria fuori dalla provincia di Rieti.

La scrivente O.S. non ha più tavoli per denunciare tale situazione e chiede che tutte le risorse della Regione Lazio, ed in aggiunta quelle di Anas, vengano prioritariamente destinate al raddoppio dei 35 Km. della via Salaria compresa all’interno della provincia di Rieti tra San Giovanni Reatino e Passo Corese.

Se la Regione Lazio vuole davvero rispettare gli accordi sottoscritti e dare un futuro al territorio provinciale annientato dal sisma e da una crisi economica senza precedenti, si adoperi immediatamente in questa direzione.

Paolo Bianchetti – CISL Roma Capitale e Rieti