“Non avendo avuta notizia dei criteri che verranno adottati in merito al Reddito di Cittadinanza, presupponendo il pensiero valido che il lavoro nobiliti una persona più del ricevere un sussidio, deve essere sottinteso e chiaro il patto che queste operazioni non devono intaccare o sostituire il lavoro di chi già opera in questi settori da diversi anni e su specifiche mansioni elencate piuttosto superficialmente.
Il lavoro svolto fino a questo punto, ha permesso di ipotizzare un percorso condiviso per offrire ai Comuni del Lazio, un modello operativo unico nel rispetto della normativa nazionale di riferimento, con lo scopo di evitare incomprensioni tra i Comuni e i beneficiari di RdC e tra gli stessi beneficiari.
Sarà per questo necessario un coordinamento organizzato, un concerto di vedute, un monitoraggio costante e l’avvio di una serie di incontri sul territorio. I punti che dovranno essere seguiti per la gestione di questo percorso.
Apertura di un tavolo inter direzionale quale luogo di confronto tecnico e ponte con lo scopo di dare continuità alle azioni già poste in essere e dare impulso a quelle da mettere in campo;
Una agenda di incontri informativi sul territorio, che coinvolgano i Comuni capofila dei distretti sociosanitari.
La costituzione di un tavolo di monitoraggio che mantenga un rapporto costante tra i protagonisti dell’accordo, e con cui sia possibile far emergere le buone pratiche.
Malgrado il ritardo che constato rimango fiduciosa che le buone norme vengano messe in attuazione”.
Annalisa de Sisto
FP CGIL
