Non ero alla manifestazione di ieri mattina per il RIAh perché da consigliere di maggioranza risolvo i problemi piuttosto che svolgere proteste piazzaiole.
Tant’è che mentre si svolgeva il presidio sotto la regione, al 9° piano del palazzo era già pronta la lettera che autorizzava la prosecuzione fino al 31 dicembre dei trattamenti sanitari che, per questo ultimo periodo dell’anno, sono stati posti economicamente a carico dell’azienda USL di Rieti.
Appare evidente come tale missiva abbia avuto un periodo di gestazione, secondo l’italico costume, e che qualcuno avrà pur seguito l’intero iter burocratico. In linea, ora è il caso di dirlo, con gli impegni assunti, evitando clamore o conferenze stampe, in un incontro con i genitori dei piccoli pazienti ai quali assicurai, l’interesse e la sorveglianza della Regione Lazio perché le terapie proseguissero senza interruzioni.
Lascio, pertanto, volentieri agli specialisti del settore il piacere di compiere gesti di protesta, secondo il consunto rito sessantottino, anche quando ciò si rivela del tutto inutile.
