Popescu (Nidil CGIL): “Migliaia di precari a rischio reddito. Governo mantenga le promesse”

“Il Governo aveva promesso che nessuno sarebbe rimasto indietro, eppure le fasce più fragili del mercato del lavoro sono rimaste senza tutele.

Sono i collaboratori occasionali non iscritti alla Gestione separata Inps perché percettori di redditi inferiori ai 5.000 euro, spesso impiegati nei settori produttivi più colpiti dalla crisi come turismo, spettacolo, formazione, consulenza e i rider del food delivery e i somministrati con contratti stagionali dei settori diversi dal turismo e stabilimenti balneari, come il commercio, l’artigianato o il settore alimentare che operano durante la stagione estiva e che non hanno ottenuto il minimo sostegno al reddito durante i mesi del lockdown e della Fase 2.

Poi ci sono i collaboratori coordinati e continuativi con contratti di lavoro “sospesi”, che non lavorano e non percepiscono reddito, nonostante abbiano un contratto, ma per questo non figurano neppure come disoccupati. A marzo e aprile hanno ottenuto l’indennità Covid, ma non hanno potuto beneficiarne a maggio, perché secondo quanto stabilito dal decreto Rilancio, per poterlo ottenere era necessario che il contratto fosse scaduto entro il 19 maggio.

Una situazione che riguarda circa 20 mila autonomi occasionali e 60 mila stagionali, a cui si aggiungono 50 mila Co.Co.Co. C’è il forte rischio in autunno oltre 500 mila persone possano ritrovarsi senza reddito tra partite iva, Co.Co.Co., occasionali e somministrati.

Per questo la bisogna ampliare la platea dei beneficiari delle indennità e prorogare gli strumenti di sostegno al reddito fino alla fine dell’emergenza e costruire al più presto un sistema di ammortizzatori sociali strutturale e specifico per tutti questi lavoratori, dando copertura ai periodi di disoccupazione e di calo delle attività.”

Lo dichiara in una nota il Segretario Generale di Nidil CGIL Rieti Roma Est Valle dell’Aniene, Mihai Popescu (nella foto).