PEDAGGIO SUL GRA, PERILLI: ENNESIMA STANGATA PER I CITTADINI DELLE PROVINCE

Casello Fiano Romano

Come  previsto, e purtroppo anticipato,  dopo l’aumento del pedaggio autostradale di inizio anno il Governo di Centrodestra ha annunciato che a partire da maggio sarà inserito il pedaggio anche sul Grande Raccordo Anulare.  Ancora una volta questo iniquo balzello colpisce i pendolari delle province, ma, come già abbiamo fatto in occasione dell’aumento autostradale dello scorso anno ( poi dichiarato illegittimo dal TAR), siamo pronti a contrastare con ogni mezzo anche questo ennesimo attacco ai cittadini dei territori laziali che devono percorrere il GRA per lavorare o studiare.

Saremo a fianco del presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti che ha già annunciato il ricorso al TAR , del presidente della provincia di Rieti Fabio Melilli e di tutti i Comuni del territorio della provincia di Rieti che, come già dimostrato lo scorsa estate, contrasteranno con forza questa ennesima tassa che colpisce  i nostri cittadini.

Ciò che non si può fare a meno di sottolineare è come sia evidente che questo Governo di Centrodestra destina la maggior parte delle risorse per le infrastrutture al nord e trasforma Roma ed il Lazio in veri e propri “bancomat”.

A proposito della possibilità di introdurre correttivi a tutela dei pendolari, sarebbe bene che il Ministro Matteoli ci spiegasse quale criterio intende utilizzare; ad esempio i cittadini ed amministratori che devono raggiungere il Consiglio Regionale del Lazio e l’aeroporto di Fiumicino come saranno classificati? Ed ancora, tenendo conto che per chi proviene dalla Sabina il varco sarà individuato al casello di Roma Nord, come si distinguerà chi è diretto all’ Urbe  o addirittura esce al casello di Castelnuovo di Porto da chi utilizzerà effettivamente il GRA?