PAOLUCCI UIL: CHIEDONO LA LIQUIDAZIONE E VENGONO LICENZIATI

Paolucci, UIL Rieti

Chiedono la liquidazione per un precedente lavoro alla società che li ha assunti rilevando la loro vecchia azienda ma, per tutta risposta, si vedono arrivare a casa un telegramma di licenziamento.

E’ la storia paradossale capitata a 14 impiegati della Alimentaria, società reatina che lavora per conto della Coop Risparmio ’76. Un episodio che non ha lasciato indifferenti i sindacati e a fare la prima mossa è stata la Uil di Rieti, supportata anche dall’Ugl. "L’episodio è stato denunciato da buona parte degli ex lavoratori licenziati – spiega Alberto Paolucci, segretario provinciale della Uil – che si sono rivolti a noi. Il fatto è molto grave, perché dai racconti che ci sono stati fatti emerge come siano stati calpestati i diritti dei lavoratori".

La storia dei 14 dipendenti messi sulla strada, (sette erano a tempo indeterminato), comincia da lontano. Inizialmente erano stati assunti dalla società "Cinque srl" che operava nel settore alimentare gestendo il supermercato "La Fornace". L’azienda nel gennaio 2010 fu rilevata da Alimentaria, ditta che lavorava per conto di Coop Risparmio ’76 e che prese in carico la gestione de "La Fornace".

Dopo pochi mesi la Risparmio ’76 acquistò quel punto vendita dove mandò a lavorare alcuni suoi dipendenti, mentre parte dei 14 di Alimentaria fu spostata negli altri supermercati gestiti dalla cooperativa. «I lavoratori – spiega Paolucci – si sono rivolti all’ispettorato del lavoro per chiedere chi dovesse erogare il tfr relativo al periodo di lavoro con la Cinque srl. Dopo gli accertamenti degli ispettori, sono scattati i licenziamenti in maniera palesemente irregolare. La Coop ’76, infatti, nel corso degli ultimi tempi ha continuato ad assumere personale e, in ogni caso, è stata utilizzata una procedura che non sembra corretta. Non è arrivata una regolare lettera, ma un telegramma. I problemi sono anche altri.

Stiamo indagando su presunti periodi di lavoro nero ai quali i dipendenti sarebbero stati obbligati nei passaggi tra un’azienda e l’altra, ma anche sulla presunta intermediazione di manodopera da parte di Alimentaria». La Uil sta portando avanti tutte le procedure per chiedere il reintegro dei 14 dipendenti e, al tempo stesso, intende rivolgersi alla magistratura per valutare i risvolti legali della vicenda e le responsabilità delle aziende. Ciò che colpisce, inoltre, è che tra i 7 dipendenti a termine c’è anche chi aveva il contratto in scadenza al 30 settembre e che è stato licenziato a meno di 10 giorni dalla scadenza.

"E’ un atteggiamento che ci lascia perplessi – prosegue Paolucci – perché sembra avere un chiaro intento vessatorio. Stupisce che a capo di questa azienda ci sia un ex sindacalista che, in quanto tale, dovrebbe conoscere bene tutte le procedure. Ci tengo a sottolineare che come Uil seguiremo fino in fondo. Da tempo avevamo avuto segnalazioni di anomalie nel settore della grande distribuzione a Rieti. Sono aumentati i casi di mobbing e le denunce per scorrettezze di varia natura. Segnali di un malessere diffuso che non vanno assolutamente sottovalutati. Soprattutto in periodi di crisi come questi".