PAOLUCCI ALLA ASL: SONO UN SINDACALISTA E IL MIO RUOLO E' DENUNCIARE I PROBLEMI

Paolucci Uil Rieti

Sono un sindacalista e il mio ruolo è di denunciare problemi dei cittadini e dei lavoratori. Il compito primario degli amministratori di un’azienda, soprattutto se di interesse pubblico, dovrebbe essere quello di risolvere i problemi».

E’ questa la risposta secca che il segretario generale provinciale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci, rivolge ai manager della Asl di Rieti che hanno replicato alle osservazioni sul preoccupante declino della sanità sabina.

«Se questa per i vertici aziendali è demagogia – riprende Paolucci – allora sono felice di essere demagogico. Quello che mi preoccupa, però, è il fatto di non aver ricevuto risposte alle mie domande e mi sembra che si sia cercato di divagare rispetto al cuore del problema».

Tornando sulle osservazioni fatte un paio di giorni fa, Paolucci ha ribadito la necessità di fare chiarezza su alcuni punti essenziali della gestione della Asl di Rieti.

«La risposta di Bellini – dice il segretario – non è stata una risposta perché non c’è stata risposta ai miei interrogativi. Io non ho mai parlato di tagli di organico, ma di carenza di personale in alcuni settori. Per quanto riguarda i primari, correi chiarire che quello di ortopedia è diventato un vero e proprio caso. Su Celli va detto che c’era un contratto regolare fino al 2011 ma, nonostante questo, il primario è stato mandato via per i raggiunti limiti di età. Ora c’è una causa in corso per chiarire se il comportamento della Asl sia stato corrette: voglio sapere chi pagherà se si perderà la causa. Nessuno, poi, ha risposto in merito ai numeri della mobilità passiva dei malati né sul rischio che l’ospedale di Rieti venga ridotto ad un poliambulatorio».

Tutte tematiche che, secondo Paolucci, vanno affrontate quanto prima anche in un approfondito faccia a faccia tra le organizzazioni sindacali e i vertici aziendali.

«Voglio ricordare all’amministrazione – conclude Paolucci – che da 2 anni non c’è stata convocazione delle organizzazione territoriali Cgil, Cisl e Uil. Non ci si può limitare a parlare con le associazioni di categoria, che pure hanno un ruolo fondamentale nell’azienda. Qui si parla di problemi che toccano la totalità dei cittadini e dei lavoratori e che vanno affrontati con le segreteria generali».