PAGGI FLI: CHE FINE HA FATTO L'OSSERVATORIO COMUNALE PER IL COMMERCIO?

Ivano Paggi

Che fine ha fatto l’Osservatorio Comunale per il Commercio? Eppure sarebbe estremamente utile in un periodo di forte crisi come l’attuale, nel quale il territorio reatino ha fattor registrare, solamente nell’ultimo semestre, aumenti rilevanti per i beni di prima necessità.

Eppure la Giunta Emili con delibera n. 340 ne aveva deliberato la costituzione nell’ormai lontano 2004, appunto con lo scopo precipuo di elaborare proposte ed iniziative mirate a contenere il fenomeno dell’aumento dei prezzi di largo consumo, oltre ad evitare il processo di espulsione delle attività commerciali dal centro storico nonché individuare misure atte alla riqualificazione dell’apparato distributivo nel suo complesso. Un’iniziativa, quindi, positiva sia  per la composizione dell’organismo che andava a costituirsi sia per il contesto dell’aumento dei prezzi che incombeva perennemente sulle famiglie. Figurarsi ora!

Ad oggi purtroppo dobbiamo registrare come in sostanza non sia stato dato seguito a quella delibera, cosa ancor più grave dato che da allora ad oggi la situazione della lievitazione dei prezzi, la chiusura di molte realtà commerciali soprattutto nel centro storico e l’aumento delle famiglie in crisi economica è cresciuta in modo esponenziale..

Resta, di conseguenza, un urgente dovere amministrativo oltre che un obbligo morale attivare quanto deliberato, anche alla luce dei nuovi dati del settore commercio (riferiti al reatino ) che parlano di decine di attività dimesse e di aumenti di alcuni beni di largo consumo ,cosi come dichiarato dal responsabile provinciale Adiconsum Pietro Santoprete. Lo stesso responsabile Audiconsum riferisce, al riguardo, di alcuni dati estremamente significativi: nell’ultimo semestre si sono verificati in media i seguenti aumenti:  carne +10%, pane +10%, pollame +15%, pasta +15%. A parte questo, in aumento vanno aggiunti, ad esempio, Tarsu e acqua, oltre alle bollette extracomunali dell’ENEL, mentre per il consumo di gas un forte punto interrogativo va collocato dopo il cambio di gestore.

In sostanza i prezzi crescono ma il potere d’acquisto delle famiglie reatine continua a diminuire in un territorio tormentato da una perdurante crisi aziendale (cassaintegrazione e mobilità in crescita), da una disocuppazione giovanile da record, e da una esponenziale contrazione dei consumi. Occorre allora, a mio avviso, attuare rapidamente simili organismi di controllo, che sono a tutela e beneficio dei cittadini, tenendo anche presente che l’attivazione dell’Osservatorio sarebbe in pratica a costo zero.  Ci vuole solamente una reale volontà politica!.