MI ASSENTO DAL LAVORO E VADO AL SEGGIO, UN'ANOMALIA TUTTA ITALIANA

Seggio elettorale

Lavoratori assenti dal lavoro per assolvere l’incarico di scrutatore, segretario e presidente di seggio, notevoli disagi nei servizi pubblici, uffici scoperti, corse di trasporto pubblico saltate e raccolta rifiuti a rischio, e potremmo continuare a elencare altri disservizi, – a dichiaralo il Segretario Generale UGL di Rieti, Marco Palmerini-.

Assentarsi dal lavoro per svolgere gli incarichi e assicurare il funzionamento dei seggi, in occasioni delle elezioni è sicuramente un diritto di tutti, ma indubbiamente è un’anomalia tutta Italiana, -continua Palmerini-. In un’epoca dove molti cittadini sono inoccupati e senza reddito, distogliere lavoratori dal proprio impiego per assicurare le operazioni elettorali, invece di utilizzare persone disoccupate e senza reddito, è un malcostume al quale va posto immediatamente rimedio.

Ancor più grave e direi incivile – conclude il Sindacalista- è non permettere ai cittadini privi di reddito un’occasione per guadagnare un po’ di soldi (170 euro per questa tornata). In assenza di una modifica alla norma del 1980, si chiede ai Comuni che selezionano gli scrutatori e i presidenti di seggio, di tenere come criterio primario di selezione il reddito del candidato e la posizione occupazionale, insomma favorire i disoccupati e i senza reddito.