Liberté, ÉGALITE’, Fraternité

Oggi ci rifacciamo ad un celebre motto del 1700 associato alla Rivoluzione francese: Liberté, Égalité, Fraternité.

Per Liberté e Fraternité, considerando i tempi particolari che stiamo vivendo sorvoliamo, ma per Égalité vogliamo soffermarci e prendere spunto per tornare sull’ormai famoso striscione “Rieti Sport Festival” installato sulle mura medioevali di via Ludovico Canali, attaccato da tutti, e per attaccato non intendiamo appeso, tanto che il giorno dopo l’installazione (ore 7:30) era già stato rimosso.

Per questa installazione è stata presentata anche una interrogazione comunale da parte dei consiglieri del PD, per conoscere chi ha dato il via libera all’apposizione, se è stata opportunamente coinvolta la Sovraintendenza ai beni artistici e architettonici sulla eventualità di installare tale pubblicità e se si è vigilato affinché siano state prese tutte le precauzioni necessarie per la salvaguardia, la tutela e l’integrità dell’importante monumento storico.

Invece per lo striscione “Reate in Piazza” installato sulle mura medioevali di Porta d’Arce nessuno ha battuto ciglio, cosa già sottolineata da Rietinvetrina.it (LEGGI).

ÉGALITÉ, chiediamo solo ÉGALITÉ, uguaglianza di trattamento.

Capiamo che ad organizzare l’evento sia stata la Confcommercio, ma questo crediamo non la esoneri a comportarsi come gli organizzatori del Rieti Sport Festival, vale a dire togliere lo striscione! Anche chi ha dato l’ok all’affissione in rappresentanza del Comune di Rieti dovrebbe dire la sua, magari intervenendo con un altro ok, quello relativo alla rimozione dello stesso striscione.

Senza entrare nel merito degli eventi, uno a carattere sportivo con ospiti nazionali, l’altro a carattere rionale riguardante bancarelle con pigiameria e cibo, crediamo che tolto uno si debba togliere anche l’altro.

Pertanto invitiamo gli organizzatori di “Reate in Piazza” a rimuovere lo striscione, non per forza alle 7:30… però sempre nel nome della ÉGALITÉ!