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lunedì 15 Settembre 2025
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LA STORIA DI… Gustavo

LA STORIA DI GUSTAVO è narrata dalla direttrice della CNA Rieti, Enza Bufacchi.

Come in ogni casa la biancheria di pregio è usata nelle grandi occasioni, così al Quirinale dove le duecento splendide tovaglie, tessute e cucite da Gustavo, fanno bella mostra di sé nel ricevimento del 2 Giugno.

Gustavo lo dice con orgoglio, quando prende a raccontare la sua storia, con lo stesso orgoglio cita gli altri clienti, sparsi un po’ dovunque fino in America; certo ad alcuni tiene particolarmente, Bulgari ad esempio, ma il vanto maggiore è aver tessuto e cucito gli asciugamani con le iniziali e le lenzuola di cui ha fatto dono al Papa.

Ad avviare l’attività, nella speciale cornice di Farfa e della sua Abbazia, è nel 1937 sua madre Teodolinda, quando tessere era la parte finale di un lungo processo che iniziava con l’acquisto della lana.

Ogni anno c’erano due grandi fiere, racconta ancora Gustavo, dove i pastori portavano “il fiocco” che in parte barattavano e in parte vendevano. La mamma lo comprava e poi lo portavano a Rieti e a L’Aquila ai lanifici Luna e Mori; qui la lana veniva cardata e ritorta, e finalmente poteva essere tessuta per farne capi di abbigliamento.

Intanto Gustavo cresce tra i telai, aiuta a sbrigare le tante attività a supporto della tessitura che si svolgevano nel laboratorio e, quando la mamma muore nel 1985, si mette al telaio e, “come se l’avesse sempre fatto”, “come se ce l’avesse nel sangue”, incomincia a tessere.

Certo i tempi sono cambiati, i vestiti li fa l’industria, ma per le tele tessute a mano con i quattro telai, c’è ancora tanto da fare: lenzuola, tovaglie, asciugamani, tende, canovacci, tutto di sopraffina qualità, prodotto con filati solo italiani.

C’è ancora una nicchia per il tessuto a mano destinato a capi di pregio, cinquanta centimetri in una giornata, che alcuni amatori richiedono, così come c’è ancora posto per quella produzione, più artistica che tradizionale, che crea arazzi e tappeti incantevoli.

Opere che esprimono un sapere e una competenza ormai rara, se non unica, che Gustavo ha già tramandato a sua figlia Elisabetta. Lei oltre che proseguire con grande orgoglio l’attività paterna, vuole aprire le porte del laboratorio a quanti vogliano conoscere la bellezza dell’antico mestiere del tessere e magari creare una vera e propria scuola.

Intanto si affaccia anche la quarta generazione: sono le nipotine di Elisabetta e Gustavo. Per ora con i telai giocano, in futuro chissà!

Farfa Tesse – Laboratorio artigiano tessile di Gustavo Scipioni
Via di Porta Montopoli, 13 – Farfa – Fara in Sabina (RI)
www.farfatesse.com
Tel. 0765 277134

Link alla storia su FB: https://www.facebook.com/rieticna/posts/1758909287466295
#lastoriadicnarieti

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