LA STORIA DI… Federico, Riccardo e Roberto

LA STORIA DI… FEDERICO, RICCARDO e ROBERTO è raccontata da Enza Bufacchi, direttrice CNA Rieti.

Non inizia in un garage della Silicon Valley, ma in una cantina di Via dei Flavi a Rieti, eppure la storia di Federico, Riccardo e Roberto, del birrificio Maccardi, non è meno affascinante. Coetanei, compagni di scuola al liceo, Roberto e Riccardo anche di classe e poi di università, amici con le stesse passioni e, infine, soci.

La passione per la birra è di Federico e, ancor prima di suo padre, Salvatore, che aveva fatto un corso con un importante birraio, e poi aveva cominciato a coltivare questa passione nella sua cantina, diventata meta, fin dai tempi del liceo, anche di Riccardo e Roberto.

Dopo il liceo, l’università a Roma, chi si laurea, Roberto, e chi lascia, Federico, addirittura alle soglie della tesi in medicina, Riccardo un po’ prima. Per un breve tratto le loro strade lavorative si dividono, ma non le loro comuni passioni.

La birra sempre sullo sfondo e per Federico già lavoro, ma in questa fase è l’altra passione a prevalere, quella per la barca a vela, il mare, la navigazione: comprano una barca, la ristrutturano completamente e poi mettono in mare “La Pinta” e per quattro o cinque estati girano per il Tirreno.

A Marzo 2016, messa in secca la barca e lasciato il timone nel logo, creano l’azienda. Il nome è già nelle cose, il cognome di Federico, Accardi, più un tocco di british, Mac, perchè, dice Riccardo, “Federico è la mente e le mani della birra” e Maccardi altro non sembra essere che un segno di gratitudine. Capannone, attrezzature, le materie prime per la produzione e a Dicembre la “prima cotta”. All’inizio una capacità produttiva di trentasei ettolitri, oggi quasi triplicata e cinque tipologie di birre, i nomi sempre in tema navigazione: Good Hope, Bering, Docks.

L’accoglienza è ottima, alcuni locali della città promuovono la birra artigianale Maccardi e pian piano il loro mercato si allarga a Roma, al Lazio, all’Umbria con alcuni clienti in Lombardia e in Emilia Romagna.

Da allora la passione sostenuta dalla capacità imprenditoriale ha fatto sì che costanti fossero gli investimenti per aumentare la qualità e la capacità produttiva, “senza mai rinunciare al proprio punto di vista, come dice Roberto, cioè “all’artigianalità”, il segreto per confrontarsi con ottimi risultati con un mercato “altalenante e molto influenzato dalle mode”.

Oggi le tipologie di birra sono più di 16, alcune costanti, altre stagionali, prodotte in fusti per la spillatura, bottiglie e lattine, le ultime nate. In azienda sono loro tre, ognuno ha la propria sfera di competenza, pronti comunque a darsi reciprocamente aiuto: Federico ovviamente si occupa della produzione, materia della quale è diventato anche “docente”, e del rapporto con gli Enti che rilasciano le autorizzazioni, Roberto, che continua anche a lavorare come ingegnere informatico in un’azienda di Terni, si occupa della parte amministrativa e dei mezzi di comunicazione, Riccardo dell’area commerciale.

Non è stato facile avviare un’attività e affrontare terremoto e Covid, eppure loro si considerano “privilegiati”, perché nonostante tutto sono riusciti a fare proprio il lavoro che avrebbero voluto e “questa è la fortuna più grande della vita”, dice Federico. Una condizione di benessere che trasmettono quando raccontano sorridenti gli episodi della loro storia, dei quali ognuno ricorda con autoironia un particolare, per non prendersi troppo sul serio, nonostante il successo. Chapeau!

BIRRIFICIO MACCARDI
Via Malfatti, 75 – Rieti
Riccardo : (+39) 328 904 2150
info@birremaccardi.it
www.birremaccardi.it
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#lastoriadicnarieti