IVANO PAGGI: LA CLASSE POLITICA DEVE RICONQUISTARE IL SUO COMPITO PRIMARIO VERSO I CITTADINI

Ivano Paggi

Prima di entrare nel merito, una piccola digressione riguardante le ondate di antipolitica che si stanno abbattendo sul nostro paese, Rieti compresa, ed il ruolo che la vera politica deve svolgere, o saper svolgere, nell’ambito di tale fenomeno.

Al riguardo, resto convinto che deve e dovrà essere proprio, ed innanzitutto, la classe politica a dimostrarsi attenta e pronta a riconquistare il suo compito primario di rappresentanza degli interessi legittimi della nostra società, manifestando quelle adeguate capacità di governo che ogni cittadino merita.

Ciò vale naturalmente anche in campo strettamente locale; direi che la partenza dell’attuale Giunta Petrangeli sembra essere stata buona solo a metà, in quanto da quel suddetto primato della politica ha in parte abdicato,  per la scelta di persone che, pur degnissime ma digiune di qualsivoglia esperienza politica ed amministrativa, avranno naturali difficoltà nell’andare avanti.

Beninteso, nessun manuale Cancelli sarebbe stato da applicare, ma solo di dare il riconoscimento a chi, per dirla con il Sindaco Petrangeli, “ci ha messo del suo” presentandosi alle ultime elezioni comunali. In fondo, sarebbe bastato attuare uno screeming nelle candidature, attraverso cui individuare le persone più giuste, amministrativamente preparate, per poi “arruolarle” ancora più legittimamente perché “benedette” dal voto popolare. Si è scelta un’altra via, speriamo sia altrettanto corretta e produttiva.

Come si saprà, la mia lunga permanenza in Consiglio Comunale si è interamente svolta sui e dai banchi dell’opposizione ed alcune battaglie sono state condivise da tutti, anche naturalmente da chi attualmente è salito al governo della Città. Mi permetto, allora, di ricordare brevemente alcuni punti essenziali di quelle richieste comuni (sempre inascoltate dalla maggioranza di allora).

Prima di tutto, aggredire con la massima determinazione il Bilancio. Al riguardo si potrebbe senz’altro iniziare attraverso un congruo potenziamento di risorse umane, interne al Comune, nel settore del recupero dell’evasione (ICI, TARSU, contravvenzionale) che ha ormai raggiunto i 20 milioni di euro. Quindi, istituzione immediata di una vera e propria task force così da stanare davvero quella numerosa sacca di evasori che non permette all’Ente Comune, a prescindere dalla riduzione dei trasferimenti regionali e statali, di avere la giusta liquidità finanziaria.

Poi il lavoro. Di certo, c’è da risolvere una problematica diretta che è quella dei precari, per i quali mi chiedo, però, innanzitutto, se il Sindaco sia stato reso edotto di tutte le situazioni e se di conseguenza le abbia davvero chiare. Premesso ciò, è evidente che per l’intero territorio esista un problema di rilancio e di crescita. Ma prima vorrei tornare ad un altra voce su cui si potrebbe risparmiare un  bel po’ di soldi.

Nell’Ufficio Legale interno, il Comune di Rieti ha risorse umane con alta preparazione e titoli annessi, e comunque capacità tali da supportare un’attività che, invece, defluendo verso costosissime consulenze, ha finora inciso in maniera pesantissima sulle uscite finanziarie degli ultimi anni (oltre 3 milioni di euro). Ecco che si arriverebbe già ad una cifra di 23 milioni (evasione e consulenze) che rappresenterebbe ben più di una semplice boccata di ossigeno economico.

Concluderei sulla necessità di rilancio e di crescita. A Rieti, intesa come provincia, gli ultimi dati parlano di oltre 31.000 iscritti nelle liste di collocamento e più di 1.000 lavoratori in mobilità. E’, quindi, ora che il termine sinergia non sia solo una vuota parola. Devono essere i due principali enti del territorio (Comune ed Amministrazione provinciale, peraltro ora guidati dalla stessa coalizione politica) che possono e devono incidere in maniera robusta su questo aspetto, studiando e realizzando insieme un adeguato pacchetto anticrisi. In pratica far nascere un vero Patto sul Lavoro, con specifici stanziamenti e oculate strategie, e che richiederà anche uno sforzo suppletivo e particolare della Regione, spesso matrigna nei nostri confronti e quindi chiamata a riscattarsi attraverso un fondo straordinario per sostenere e favorire, in questo particolare momento, l’occupazione di donne, giovani e di coloro che fuoriescono dal mondo del lavoro.

Al Sindaco, ai nuovi amministratori, politici e tecnici, auguro sinceramente buon lavoro, perché la nostra città ha davvero bisogno di scelte adeguate e, soprattutto, non può permettersi il lusso di sbagliare ancora.