In Provincia di Rieti riunione sull'emergenza idrica con i Comuni della Sabina

Acqua

Presso la sala consiliare della Provincia di Rieti il presidente della Provincia, nella qualità di coordinatore dell’assemblea dei sindaci dell’Ato 3., ha incontrato i rappresentanti dei Comuni della Sabina reatina e romana che nei giorni scorsi hanno ricevuto da Acea una comunicazione relativa alla riduzione della fornitura idrica.
Questa riunione si è svolta contestualmente a un’altra presso la Regione Lazio dove con la stessa Acea si è discusso dell’emergenza idrica che sta interessando l’intero territorio regionale.
I sindaci e il presidente della Provincia, riconoscendo lo stato di emergenza che in queste ultime settimana si registra in tutta Italia, hanno deciso di redigere un elenco con tutte le attività e le azioni già messe in campo per ridurre lo spreco della risorsa idrica e per contrastare la scarsità di fornitura che in alcuni casi ha già interessato alcuni territori sabini.
Accanto a questo documento i sindaci insieme ai loro uffici competenti, coordinandosi con l’Ato 3, produrranno un atto da inviare ad Acea dove saranno indicati:

  1. il reale fabbisogno idrico in proporzione alla popolazione attuale e non riferita a quanto contrattualizzato qualche anno fa;
  2. le esigenze igenico sanitarie e di salute pubblica che non permettono ulteriori riduzioni della fornitura;
  3. la reale stima dei tagli che Acea ha calcolato sul mese di maggio senza tenere conto che in realtà nei mesi estivi quasi tutti i Comuni hanno forniture più consistenti.

Responsabilmente i Comuni e l’Ato3 comunicheranno anche ad Acea tutte le attività che potranno essere prese per fronteggiare l’emergenza con modalità condivise e collaborative tra tutti gli attori coinvolti, nel pieno rispetto delle esigenze delle comunità soprattutto per evitare il ripetersi degli atteggiamenti, quasi vessatori di Acea, che oltre a non riconoscere da più di venti anni il giusto ristoro per lo sfruttamento delle sorgenti Peschiera-Le Capore all’Ato 3, in questi giorni agisce con arroganza a decidere unilateralmente una riduzione della fornitura idrica.