Immersive Van Gogh, il reatino Siccardi conquista New York. Madonna: “È un autore geniale”

Parole d’elogio anche dai grandi dello spettacolo e della cultura. L’eco dell’arte raggiunge le vette più alte e conquista tutti: è la Immersive Van Gogh, l’installazione visiva immersiva del reatino Massimiliano Siccardi, che sta facendo il giro del mondo riscuotendo un successo straordinario.

“Tutto ha avuto inizio proprio a Rieti, quando nel 1994 ci fu un Festival internazionale di multivisione, diretto da Alberto Tessore e Ubaldo Munzi: diversi proiettori, insieme, simulavano un effetto video mediante l’uso di diapositive. Il Festival a Rieti richiamò tantissime persone da tutto il mondo, persino dagli Stati Uniti”.

Comincia così il racconto di Massimiliano Siccardi, artista reatino classe 1962, che a partire dalla nativa Rieti ha dato impulso alla sua carriera, fino a raggiungere le maggiori città di tutto il mondo.

“Nei primi anni facevo spettacolo con Laura Martorana – ora insegnante presso l’Accademia Nazionale di Danza – e contemporaneamente mi cimentavo in un corso photoshop per mostrare a questi artisti che ciò che loro facevano a mano potevano farlo al computer.

Fu allora che conobbi Gianfranco Iannuzzi e Renato Gatto, che lavoravano in un luogo chiamato Cathédrale d’Images a Les Baux-de-Provence, il più grande posto in Europa, forse l’unico, con spettacoli immersivi. Tutto nasce da lì”.

Queste le parole di Massimiliano, che nulla tralascia nel racconto della propria formazione artistica, di cui ogni fase ha costituito un contributo prezioso al raggiungimento di questo traguardo, che lo battezza, senza rivali, innovatore nel campo dell’animazione video.

“Questo luogo è poi divenuto l’attuale Carrières de Lumières e qui, insieme con l’artista e performer Ginevra Napoleoni, Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Luca Longobardi, è nato il progetto della Immersive Van Gogh, approdato negli Stati Uniti.

Nel 2019 sono stato contattato dalla Light Hous Immersive per una collaborazione con Marco Realino, con il quale ho fondato la società Visionieccentriche, di cui è l’amministratore. In Canada ho firmato con loro un contratto ex novo: per me, l’unico vincolo era la possibilità di esprimermi liberamente, cosa che prima non mi era mai stato permessa. Così è stato, e credo di poter dire che è stata questa la chiave del successo”.

È a questo punto che la Immersive Van Gogh diviene realtà: “Noi tutti siamo stati artisti residenti e negli Stati Uniti, nello specifico, mia è stata la regia; colonna sonora e composizione di Luca Longobardi e di Vittorio Giudotti la direzione team animazioni.

La differenza rispetto alle altre installazioni è che questa non si limita a mostrare un’opera, ma la realizza. Dietro a ciò che lo spettatore osserva, infatti, c’è una narrazione: è un’opera sull’opera. La mostra si apre nel buio totale, e questo mette a disagio, genesi dell’arte di Van Gogh che della propria vita personale e artistica faceva mutuo scambio.

Le persone, così, si ritrovano in una condizione di ascolto emotivo, che proprio mediante le emozioni suscitate permette loro di vivere la storia narrata. Questo è reso possibile dai tre livelli di percezione e riflessione che animano la mostra mediante l’uso di specchi: l’installazione, i personaggi nei quadri, e lo spettatore che vede se stesso immerso nella mostra”.

E Madonna?! “Noi non sapevamo che lei fosse andata all’installazione, poi quando è uscita ha postato le foto sul suo profilo Instagram, ringraziando il team artistico”. Queste le parole della celebre pop star sui social: “Sono state due ore invece di mezz’ora. Uno spettacolo bellissimo che mi ha fatto provare emozioni forti, un team fantastico. Massimiliano Siccardi è un autore geniale!”