IERI TERZO ATTACCO DI UN HACKER A RIETINVETRINA

Rietinvetrina.it

Si usa dire che tre indizi facciano una prova. A questo punto ci domandiamo: a quale conclusione dovremmo giungere dopo il terzo attacco di un hacker al nostro sito?

Tre attacchi in appena una settimana hanno messo fuori uso rietinventrina.it, rovinando ore e ore del nostro lavoro. Ma questo sarebbe il meno. Gli attacchi hanno privato oltre 3mila persone (tanti sono stati i nostri accessi unici ogni giorno) di quello che, in qualche modo, è diventato anche un servizio pubblico per la città. In molti provavano ad accedere, ad esempio, per avere notizie sui problemi legati alla viabilità o per conoscere lo stato dei servizi in città e in provincia.

Le prime due volte il nostro sito è stato messo totalmente fuori uso, mentre nella terza occasione, ieri, l’attacco è stato più “raffinato” e si è concentrato su una singola sezione, mettendo ko il nostro sondaggio sulle preferenze del candidato sindaco del centrodestra.

Un sondaggio che veniva dopo quello delle primarie fatto da rietinvetrina.it e che aveva riscosso un grande successo, pronosticando con correttezza la vittoria di Simone Petrangeli. I nostri sondaggi si sono basati sulla correttezza e sull’affidabilità consentendo un unico voto per ogni indirizzo ip e garantendo massima serietà attraverso i sistemi di controllo più sofisticati a disposizione.

Ieri gli hacker (o l’haker?) hanno voluto colpire la nostra serietà e la nostra affidabilità, scardinando il sistema di controllo del sondaggio e facendo impazzire le votazioni. L’attacco è durato poche decine di minuti, poi abbiamo ripristinato tutto rimettendo le cose a posto.

Dopo l’amarezza e una legittima “incazzatura”, è arrivato il momento delle riflessioni. Perché sono accadute queste cose? Quando abbiamo aperto rietinvetrina.it non eravamo considerati alla stessa stregua di altri organi di informazione. Con il tempo, la professionalità, il lavoro e la passione siamo diventati quel punto di riferimento di cui parlavamo prima e non passa giorno nel quale non riceviamo attestati di stima.

Evidentemente il nostro successo non piace ad altri, forse da perfino fastidio. Pochissimi minuti dopo l’attacco di ieri abbiamo ricevuto una mail, nella quale venivamo accusati di scarsa serietà. Come ho detto abbiamo usato i migliori strumenti informatici a disposizione per proteggere il nostro sito e il nostro sondaggio. Evidentemente non sono bastati ma, mi domando e vi domando, esistono davvero strumenti che rendano un sito inviolabile?
Appena 20 giorni fa l’Fbi chiudeva Megaupload e gli hacker reagivano mettendo ko i principali siti governativi americani (vedi
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/19/news/pirateria_chiuso_megaupload_megavideo-28445149/)

Non credo certo che per questo si possa tacciare l’Fbi o il Governo americano di scarsa serietà o si possa pensare che nel piccolo della nostra redazione possiamo contare su strumenti più avanzati di quelli a disposizione delle autorità americane. Ci auguriamo davvero che ciò che è accaduto in questi giorni sia solo il frutto del “lavoro” di qualche buontempone. La vogliamo vedere così. Ma se così non fosse, possiamo garantire a tutti che non saranno attacchi informatici o intimidazioni a fermarci.

Continuiamo e continueremo nel nostro lavoro, con impegno ancora maggiore, con serietà e professionalità ancora più accentuate. Forse non saremo i migliori, forse non saremo i più belli o i più completi, ma siamo certi di essere diventati un punto di riferimento per Rieti e questo nessun attacco di hacker ce lo potrà togliere.