ALLO “SCOPIGNO” LA FINALISSIMA DI COPPA ITALIA SERIE D TRA PERUGIA E TURRIS

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Nella mattinata odierna è stato raggiunto e sottoscritto l’accordo tra il sindaco Giuseppe Emili e l’assessore allo Sport, Marzio Leoncini con il Comitato interregionale della Lega Nazionale Dilettanti che ha visto la designazione di Rieti quale città che andrà ad ospitare la prestigiosa finale di Coppa Italia di serie D tra Perugia e Turris.

L’assessore Leoncini – di concerto con la società FC Rieti Calcio nella persona del presidente, Stefano Palombi – ha concesso dunque la disponibilità dello stadio Centro d’Italia “Manlio Scopigno” per l’importante gara calcistica nazionale che avrà luogo giovedì 14 aprile alle ore 17.45, orario così definito per permettere le riprese televisive.

Passerà dunque per Rieti l’assegnazione della Coppa Italia di serie D che vedrà in campo due tra le migliori formazioni di categoria, assicurando così uno spettacolo sportivo di assoluto rilievo. Il capoluogo sabino – con l’assegnazione della finale di Coppa Italia – ha battuto la concorrenza dello Stadio “Flaminio” di Roma e il “Matusa” di Frosinone.

La messa in vendita de biglietti non è stata ancora ufficializzata, presumibilmente il costo sarà di 6 € per la curva e 11 € la tribuna.

“Sono lieto – ha dichiarato l’assessore allo Sport Marzio Leoncini – di poter ospitare nella nostra città una finale nazionale di tale rilievo e che, ne sono certo, regalerà anche al pubblico reatino una bella giornata di sport.
Ciò a testimonianza e conferma dell’impiantistica sportiva di prim’ordine che la nostra città possiede. In questi giorni in sinergia con lo staff del Rieti Calcio e con il presidente Palombi lavoreremo sodo per poter ospitare al meglio questa manifestazione”.

"CONTRATTO APERTO 2011", INIZIATI I LAVORI DI BITUMATURA E MANUTENZIONE STRADALE STRAORDINARIA

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Sono iniziati i lavori inseriti nel “Contratto aperto 2011” e finalizzati alla bitumatura e alla manutenzione straordinaria delle strade della città.

L’impegno economico in questa fase è di 300mila euro e saranno attivate le squadre del sesto settore Manutenzione del Comune di Rieti con l’obiettivo di migliorare la qualità della viabilità urbana. 

Sono già iniziati i lavori per la messa in sicurezza di via Angelo Maria Ricci  che prevedono la completa risistemazione della pavimentazione stradale, ed in questa fase sono previsti gli interventi anche in via Poggio, via Borgo Velino (Vazia), via Veneto (Vazia), via Pantelleria, via M. C. Dentato, via Molino Salce, piazza Migliorini, via Settecamini, via Cesa, marciapiede di via Salaria per L’Aquila  (Porta d’Arce/Villa Reatina), via Carocci, via Nobili, via Porrara, via O. Di Fazio, via P. Della Ruota, via Einaudi, Ponte Di Ferro, via Villa Mari, via Salaria per Roma (Campomoro), via Battistini, via San Rufo, via A. M. Ricci, via Casanova, Vazia – Parco Ecologico.


RUBANO NELLA SCUOLA E IN UNA ABITAZIONE, DENUNCIATI TRE GIOVANISSIMI CANTALICIANI

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Tre giovani di Cantalice, di cui due ancora minorenni,  sono i responsabili del furto compiuto presso l’istituto scolastico “A. D’Angeli” la notte del 23 febbraio.

Le indagini, condotte dai militari del locale Comando stazione, iniziate dopo un primo tentativo di intrusione presso l’istituto “D’angeli” ed un altro  furto, compiuto nell’abitazione di un privato cittadino dal quale hanno sottratto vari apparecchi elettronici, hanno indirizzato i carabinieri sulle tracce di due quattordicenni cantaliciani, frequentatori dell’istituto scolastico, che conoscevano perfettamente le vie di accesso ed i beni di valore custoditi.

Le perquisizioni a casa dei due minorenni e di un altro complice, appena maggiorenne, hanno permesso di ritrovare quasi tutta la refurtiva sottratta durante i due furti. L’amara realtà è che i tre ragazzi non hanno agito da soli e le indagini sono tuttora in corso per identificare gli altri responsabili.

Per il momento, i tre giovani dovranno rispondere alla Procura per i Minorenni di Roma e a quella di Rieti per quanto riguarda il maggiorenne.

Stessa sorte è toccata ad un altro minorenne della scuola media statale di Posta, che il 27 marzo, approfittando di un infisso lasciato aperto, si è introdotto  nell’istituto, e con dei pennarelli indelebili, si è reso autore di scritte offensive nei confronti di alcuni compagni di scuola. 

 

IL 31 MARZO CESSERANNO LE PRESTAZIONI DEI LAVORATORI INTERINALI NELLA SEDE INPS DI RIETI

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Il Comitato Provinciale INPS di Rieti comunica che giovedì 31 marzo, in assenza di novità positive, i lavoratori interinali occupati nella struttura INPS di Rieti dovranno cessare la loro attività lavorativa.

E’ la conseguenza del taglio delle risorse operato dal Governo che colpisce l’intero sistema dei servizi pubblici mettendo sempre più a rischio la qualità e la quantità dei servizi forniti ai cittadini, il blocco del turn-over ed il licenziamento dei precari non si traduce soltanto in un aumento dei disoccupati, ma rende sempre più difficile garantire ai cittadini servizi essenziali.

Per quanto concerne l’INPS di Rieti, il Comitato Provinciale ha recentemente ribadito la specificità di Rieti e la necessità di aumentare le risorse umane indispensabili al funzionamento della struttura e al mantenimento di servizi essenziali per i cittadini, questo ulteriore taglio è insostenibile e priverà il territorio di risorse indispensabili per la erogazione di servizi essenziali, mantenere al lavoro queste figure professionali è importante non solo per i diretti interessati, ma per l’intera comunità provinciale che, a partire dalle rappresentanze istituzionali, politiche e sociali, dovrebbe porre in essere uno sforzo unitario per impedire questo ulteriore ed inaccettabile impoverimento del territorio.

CONFERENZA DI ORIENTAMENTO "LA GIOVANE IMPRESA NELLE UNIVERSITÀ"

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Giovedi 7 aprile alle ore 10.30 nella Sala Conferenze della Sabina Universitas in Via Roma, 57 a Rieti si terrà la conferenza di Orientamento ‘La Giovane Impresa nelle Università’.

L’evento ha l’obiettivo di rafforzare le motivazioni e lo spirito di iniziativa dei giovani studenti universitari di ogni facoltà, verso il lavoro autonomo e l’imprenditorialità, e di coinvolgere le Università nella promozione e nella formazione dello spirito imprenditoriale all’interno dei loro corsi di studi, presentando le politiche, e le opportunità per i giovani studenti che intendono intraprendere un’attività imprenditoriale.

Nel corso dell’evento verrà presentato il progetto “La Giovane impresa”, finanziato dal Dipartimento della Gioventù,fondo per le politiche giovanili anno 2009, promosso dall’Associazione FilmInArt dell’Aquila. Partner dell’iniziativa sono la Facoltà di Economia dell’Università dell’Aquila, la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università G.d’Annunzio di Chieti-Pescara,le Associazioni datoriali Confindustria e CNA dell’Aquila, l’Accademia Avignon delle PMI e dell’Artigianato per l’Europa di Bruxelles e la Settimana Europea delle Imprese.

Scopo del progetto, è di attuare nelle Regioni Abruzzo, Molise,Lazio e Puglia,  in un periodo di due anni, un programma di iniziative (seminari tematici, simulazione d’impresa, tutoraggi per businness plan,visite alle imprese e alle strutture di  riferimento, produzione di  nuovi strumenti di guida on line tramite la creazione di un portale web )  per promuovere presso i giovani studenti delle Università di queste Regioni, lo spirito e l’iniziativa imprenditoriale.

Relatore il dott.Blando Palmieri – Accademia Avignon dell’Artigianato e delle PMI per l’Europa di Bruxelles. Introduzione a cura del prof. Bartolomeo Schirone docente della Sabina Universitas.
Interverrà un rappresentante del CNA di Rieti. Nel corso della conferenza verrà proiettato un filmato che presenterà casi di successo di giovani imprenditori.

Info:
filminart@libero.it  – www.lagiovaneimpresa.com

CONVEGNO “IL GINOCCHIO A CANESTRO”, LA PATOLOGIA DEL BASKET

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Il Basket nel corso degli anni ha assistito ad un evoluzione sia in termini di fisicità e di conseguenza della preparazione, che di evoluzione dei materiali dedicati. Tutto ciò si traduce in un impegno di riduzione degli infortuni e di conseguenza una disponibilità costante degli atleti per i team. 

L’impegno dell’ortopedico, in particolare artroscopista, è quello di risolvere le problematiche, in questo caso legate al  ginocchio, con una metodica mininvasiva che riduce drasticamente il periodo di invalidità postoperatoria. 

 Di tutto ciò si parlerà sabato 2 aprile presso la sala della Cassa di Risparmio di Rieti, nel Convegno Incontri del  mattino del  Gruppo REG.A.L: “IL GINOCCHIO A CANESTRO”, La Patologia del Basket coordinato dal Dottor Francesco Trabattoni, Chirurgo Ortopedico referente della Chirurgia del Ginocchio dell’Ospedale di Rieti, dedicato proprio ad argomenti di Traumatologia dello Sport riferiti al Basket.

Il Convegno ospita relatori provenienti da esperienze diverse, sia universitarie che ospedaliere, che presenteranno le più moderne tecniche per risolvere le patologie del ginocchio legate alla pratica di questo sport.

"Si tratta – spiega Francesco Trabattoni – di uno dei cosiddetti "Incontri del Mattino" che il Gruppo REG.A.L. (Gruppo Regionale Artroscopisti del Lazio) organizza periodicamente. 
In quest’occasione i diversi specialisti illustreranno le  tematiche sia di diagnostica che di terapia della traumatologia del ginocchio nel basket  e  il modo migliore per curare problemi molto frequenti quali le lesioni legamentose, meniscali   e cartilaginee. Si parlerà inoltre delle novità nella chirurgia artroscopica e dei nuovi biomateriali a disposizione del chirurgo ortopedico artroscopista".

IL CRITEVAT PROSEGUE E INTENSIFICA IL SUO IMPEGNO SUL FRONTE DEI BENI CULTURALI

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Il Centro Reatino di Ricerche di Ingegneria per la Tutela e la Valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio, attivo all’interno della Facoltà di Ingegneria della Sapienza, Polo Universitario di Rieti Sabina Universitas, ha come vocazione l’attività di ricerca e approfondimento scientifico nel campo della tutela, protezione del patrimonio ambientale e storico e della valorizzazione delle specificità territoriali.

Le attività di ricerca e collaborazioni scientifiche in atto con diverse Istituzioni locali e nazionali confermano la crescita delle specificità e delle competenze nell’ambito di tale vocazione.In particolare l’unità di ricerca coordinata dal prof. Leonardo Paris, con la collaborazione di Wissam Wahbeh e Williams Troiano sta procedendo alle attività di rilevamento strumentale tramite laser scanner 3d, fotogrammetria e modellazione informatica, di alcuni settori in fase di scavo, nel sito archeologico dell’antica città di Alba Fucens, al margine settentrionale del bacino dell’antico lago Fucino, nel Comune di Massa d’Albe, in Abruzzo.

L’attività è svolta in coordinamento con l’unità di ricerca dell’Università di Foggia, diretta dalle archeologhe Jose Maria Strazzula e Daniela Liberatore. Secondo la stessa metodologia di ricerca, per restare nelle applicazioni nel campo dell’archeologia, sono appena iniziate le operazioni di rilevamento del Sepolcreto di Via Statilia, in collaborazione con la Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, sotto la direzione di Leonardo Paris, in coordinamento con Edoardo Currà e con la collaborazione di Wissam Wahbeh e Williams Troiano.

Spostandoci dal campo dei beni archeologici a quello dei beni artistici, l’unità di ricerca del prof. Paris sta applicando – le sue ricerche – ad altri due casi di studio. Il primo consiste in una delle fontane monumentali dei giardini del Quirinale, a Roma, denominata “Rustica”. Per tale attività è stato stipulato un apposito accordo di collaborazione scientifica e di ricerca con Ufficio per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidente della Repubblica presso Palazzo del Quirinale. Il secondo è il complesso chiesastico trasteverino di Santa Maria dell’Orto, nell’ambito di un accordo di collaborazione scientifica e di ricerca con l’arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto e con la Direzione per l’organizzazione e gestione delle risorse dei Monopoli di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze (il gruppo, coordinato in questo caso da Williams Troiano, si compone di diversi collaboratori: Claudia Bisceglia, Michele Funghi, Ludovica Cerone, Paolo Serra, Francesca Carminati, Pierluca Di Pasquale, Livio Medda).

Ma il CRITEVAT attua la sua ricerca tesa alla tutela e protezione del patrimonio ambientale e storico, dedicandosi anche alla definizione dei criteri di restauro ed intervento sulle architetture del Movimento Moderno. In tal senso secondo un Accordo programma di collaborazione scientifica con l’Istituto Superiore di Sanità, sotto il coordinamento del prof. Edoardo Currà, è prossima alla conclusione la redazione di uno studio di fattibilità per il restauro del complesso monumentale dell’Istituto su Viale Regina Elena in Roma a cui seguirà l’attività di consulenza per gli interventi formali e tecnologici.

CONVOCATA LA PRIMA CONFERENZA DELLE VALLI, UN PROGETTO PER IL SALTO E IL TURANO

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La Cgil,Cisl e Uil con il supporto delle rispettive categorie convocano la prima conferenza delle Valli  Reatine, a partire da quella del Salto e del Turano, la conferenza si terrà il giorno 9 Aprile 2011 alle ore 10,00 presso la sala convegni di S.Lucia di Fiamignano ed il 30 Aprile 2011 ore 10,00  presso la sede della Comunità Montana del Turano.

L’obiettivo della conferenza è quello di focalizzare e promuovere gli strumenti attualmente in essere e quelli che potranno rendersi disponibili per una politica concreta di reinsediamento produttivo e socio-economico delle Valli, a cominciare da quelle zone che maggiormente soffrono una condizione di abbandono, e qui in particolare quella del Salto e del Turano.

Le risorse necessarie al nostro progetto sono largamente presenti nel territorio ed Il loro valore economico pressoché nullo, consegna all’iniziativa che andiamo a proporre una marginalità di profitto rilevante.

Tra gli strumenti di intervento per lo sviluppo del nostro progetto riteniamo vadano ricomprese le misure già inserite nel Piano di Sviluppo Rurale, (PSR) con le articolazioni già previste di Piani Integrati di Filiera (PIF) e di Piani Integrati Territoriali (PIT), individuando e valorizzando tra esse, quelle che meglio possono concorrere, qualora messe a sistema, ad uno sviluppo coerente e ordinato delle Valli.

Lo strumento che va messo a disposizione, è quello di una S.p.A, (Società che potrebbe anche essere individuata tra quelle già costituite, distretto della montagna) e che fanno capo alle amministrazioni locali, dove far confluire le capitalizzazioni che deriveranno dal coinvolgimento degli "imprenditori" e dei piccoli proprietari delle valli, attraverso un azionariato diffuso, dove il capitale immobile, sia esso costituito da terreni o fabbricati, concorrerà al capitale iniziale.

Gli imprenditori ed i piccoli proprietari delle valli sono quindi uno strumento essenziale per la riuscita dell’iniziativa che intendiamo proporre, il loro coinvolgimento è la condizione necessaria per un reinsediamento duraturo, che riteniamo vada supportato dall’impegno attivo e concreto, anche sul piano finanziario, dei soggetti pubblici, supporto ed impegno che intendiamo sollecitare in questa sede con l’iniziativa che stiamo attuando. 

Quindi privato e pubblico sono le due gambe attraverso le quali si sorregge lo strumento di intervento che proponiamo.

Non diciamo nulla dell’ambito di intervento del piano programmatico poiché suddetto ambito risulta già ampiamente delimitato dalla storia amministrativa e delle disposizioni legislative in essere, dalla vocazione del territorio, dai vincoli naturalistici e dalle attività già insediate, a cominciare dall’offerta turistica.

Non c’è nulla da inventare di nuovo, almeno nel breve e medio periodo, in materia di possibili attività da implementare, sia che si parli della vocazione tartuficola, delle coltivazioni dei frutti di bosco, della canapa, delle risorse venatorie e silvestri, delle risorse del bosco, della coltivazione delle castagne e dell’ulivo, della acquacoltura, delle energie rinnovabili, del controllo del ciclo dei rifiuti e delle acque, o dell’allevamento animale, tanto per citare alcuni dei campi dove esistono già nel territorio delle Valli una sorprendente quantità di iniziative, spesso individuali, in alcune casi cooperative, quasi tutte arenatesi di fronte alla mancanza di un sistema in grado di sorreggerle e promuoverle.

La proposta che articoliamo guarda anche alla tematica demografica, che vede lo stato delle cose come ad un punto di non ritorno, ma non va sottovalutata la propensione di una parte della "terza generazione post allagamento delle valli” a voler rimanere attaccata al territorio dei propri avi, come non va sottovalutata la presenza di un immigrazione extra e comunitaria già insediata, che per qualità dei soggetti e per l’opera di integrazione e controllo svolta dagli amministratori e dalle forze dell’ordine, sono a tutti gli effetti una risorsa socio-economica del territorio.

In questo nuovo contesto che si andrebbe a creare trarrebbe beneficio anche il residuo insediamento demografico fatto di persone della terza età che congiuntamente al valore sociale ed economico dei vacanzieri oriundi, rappresentano il nocciolo sociale che va preservato e consolidato, oggetto di attenzione per (ri) qualificare la offerta di servizi, a partire da quelli sociosanitari e, via continuando, a finire con quello delle cosiddette nuove tecnologie.

Questa è la proposta che forze sindacali e sociali avanzano con la convocazione di questa conferenza, senza voler travalicare le proprie competenze e senza volersi sostituire ad alcunché, ma chiedendo uno scatto di reni alla comunità delle valli, alle istituzioni, alle amministrazioni  per una scommessa ed un patto da sottoscrivere per il futuro di questo territorio.

TROVATI DAL CFS ALTRI INVOLUCRI CONTENENTI ETERNIT

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Gli Agenti Forestali del Comando Stazione di Borgorose, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, sulla scia dell’operazione che ha portato alla scoperta di eternit accuratamente imballato e abbandonato nelle sponde del lago Salto, hanno individuato all’interno di un rigoglioso bosco altri involucri “confezionati” come quelli trovati precedentemente dal Comando Stazione Forestale di Fiamignano.

I pacchi opportunamente avvolti in nylon nero e sigillati con carta da imballaggio marrone, contenevano al loro interno fusti di eternit, come quelli che si usavano per contenere l’acqua. Questa volta a parità di dinamica, è cambiata la location che ha visto teatro dell’abbandono un bosco ubicato in una zona denominata “La Foresta”, sita a valle della strada che collega Borgorose all’abitato di Civitella.

La dinamica è semplice, l’autore o gli autori hanno presumibilmente fatto rotolare a valle della strada il materiale, senza troppa fatica, confidando che ben preso con l’arrivo della bella stagione, il verde della vegetazione avrebbe celato il tutto agli occhi dei cittadini e delle Forze dell’Ordine.

Anc
he in questo caso gli Agenti del Corpo Forestale hanno  prontamente perimetrato è posta sotto sequestro l’area e trattandosi di una palese violazione al Decreto legislativo n.152 del 2006 specifico in materia di smaltimento di rifiuti hanno  proceduto ad informare dei fatti la Procura della Repubblica di Rieti per i provvedimenti di competenza, con notizia di reato, per il momento, a carico di ignoti. L’attività di indagine continua in modo serrato e non si esclude che nei prossimi giorni si possa trovare la soluzione di questo giallo sull’abbandono di eternit ”confezionato”.

IMPERATORI: ACEA CHIUDE CON 92.1 MILIONI DI EURO DI UTILE E RIETI CONTINUA AD ASPETTARE

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L’assessore all’ambiente del Comune di Rieti, Antonio Boncompagni, ha certamente ragione a sollecitare la Provincia di Rieti, per la convocazione della conferenza dei sindaci, occorre dire però che intanto gli altri Enti interessati, Provincia e Comune di Roma, Regione Lazio e Acea tacciono.

Pochi giorni fa il consiglio di amministrazione di Acea, ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci la distribuzione dei dividendi.

Giustamente l’amministratore delegato di Acea si è dichiarato molto soddisfatto per i risultati raggiunti.

Speriamo che la stessa soddisfazione possano quanto prima raggiungerla i cittadini reatini, con il giusto ristoro economico per l’uso che l’Acea fa dell’acqua prelevata dal nostro territorio.