Finanziamenti Rieti2020, Ludovisi scrive al Presidente Zingaretti

“Data l’inerzia e il silenzio della amministrazione comunale di Rieti, ho inviato una lettera al Presidente Zingaretti pregandolo di far intervenire la Regione per restituire una possibiltà concreta a “Rieti2020″ e ai progetti dei comuni capoluogo del Lazio.

Gentile Presidente Nicola Zingaretti,

Le scrivo da semplice cittadino per porgerLe la richiesta di dare seguito ad una concreta azione amministrativa volta a salvaguardare quel processo di rigenerazione urbana insito nel progetto Rieti2020 proposto dalla mia città sul “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie”; processo ora interrotto e messo seriamente a repentaglio dall’ultima votazione alla Camera del decreto Milleproroghe con cui il Governo ha bloccato e posticipato a data da destinarsi i fondi per il cosiddetto bando periferie.

Mi sono convinto a scriverle perché ho colto con grande favore la notizia che il Consiglio regionale da Lei presieduto, ha approvato un odg che impegna Lei e la sua Giunta ad impugnare dinanzi alla Consulta la legge che sospende fino al lontano anno 2020 i finanziamenti già sottoscritti con apposite convenzioni.

Per la città di Rieti questa data oltre al danno immediato produce anche la beffa poiché Rieti -grazie all’ottima 25° posizione in graduatoria ottenuta su 120 proposte pervenute dalle più importanti città italiane- aveva creduto di poter davvero raggiungere il traguardo che coincideva con l’aver fissato proprio per il 2020 la fine dei lavori previsti dal progetto. L’obiettivo era presentare una città dal volto nuovo, fresco e “rigenerato” all’importante appuntamento sportivo degli “Europei di Atletica Juniores” che si svolgeranno a Rieti in quello stesso anno.

Confidando sulla Sua sensibilità verso il tema, e al contempo sottolineando con fiducia l’attenzione che l’attuale Consigliere Regionale Fabio Refrigeri -e con lui il precedente Consigliere Daniele Mitolo- sta ponendo da giorni sulla necessità di non decapitare la “nostra” proposta progettuale, essendomi anche confrontato più volte con il Deputato Fabio Melilli al quale ho sempre riconosciuto il grande merito di aver colto subito l’enorme valore sociale, culturale e politico insito nel progetto, e nonostante il silenzio e la disattenzione che continuamente riscontro da parte della nuova Giunta cittadina sul tema, mi permetto di chiederLe pubblicamente, e al solo fine di restituire visibilità e interesse alla delicata questione in oggetto, di valutare l’ipotesi di predisporre un’appropriata posta di bilancio regionale (cioè un fondo rotativo comunque garantito dalla delibera CIPE n. 2 del 3 marzo 2017 e dai successivi atti diGoverno che certificano la possibilità di recupero delle risorse eventualmente impegnate sui fondi della programmazione nazionale), finalizzata soltanto a garantire non le opere ma la sola prosecuzione del processo scaturito grazie ad una lungimirante intuizione della precedente Giunta Petrangeli e al momento drammaticamente messo a repentaglio e del tutto bloccato sulla fase di predisposizione dei bandi per l’affidamento degli incarichi di progettazione definitiva degli interventi materiali previsti.

Le chiedo cioè di valutare la fattibilità amministrativa ed economica affinché la Sua Amministrazione, segnando un modello imitabile altrove e davvero positivamente dirompente negli equilibri dell’attuale confronto tra istituzioni (ben più potente di qualsiasi ricorso per quanto legittimo e doveroso), in grado di anticipare per un breve lasso di tempo le sole risorse necessarie a consentire di non interrompere almeno l’azione progettuale delle amministrazioni locali laziali coinvolte nel “Programma di interventi”; amministrazioni locali che sembrano dannate oggi, certamente per carenza di coperture proprie, più a posticipare -e nel nostro caso purtroppo anche silenziosamente senza alzare la minima voce a difesa di uno scenario di vero sviluppo- ogni ulteriore azione e investimento al tanto lontano quanto evocativo anno 2020.

Ogni processo di rigenerazione è tale soltanto se a concorrerne alla realizzazione sono chiamati a partecipare gli enti locali, gli imprenditori privati, il mondo associativo, la scuola, le istituzione, l’università e la classe dirigente tutta, in un virtuoso quanto complesso percorso condiviso volto ad accordare il valore delle riqualificazioni di strutture pubbliche e private (azioni materiali), con azioni culturali di qualità in grado di coinvolgere la cittadinanza (parte immateriale).

Nel percorso da noi tracciato e tradotto nella iniziale proposta progettuale Rieti2020, tutto ciò sintetizzava una visione di vera “rigenerazione” rivolta alla qualità della vita e alla valorizzazione di quelle eccellenze che caratterizzano la nostra Rieti, da sempre vista e trattata come periferia di per sé.

Oggi nel cammino sembrano essere andate perdute alcune essenziali briciole di pane che, come nella favola bella, Le chiedo di aiutarci a recuperare, per quanto nelle Sue possibilità, al fine di restituire a questa terra che amiamo la meritata dignità”.

Un cordiale ringraziamento.
Il Consigliere Comunale di Rieti Giovanni Ludovisi