Elexos, stamattina nuovo incontro da Unindustria

Questa mattina presso la sede in via Garibaldi di Unindustria nuovo capitolo della vicenda legata ad Elexos (ex Schneider) che vede i dipendenti del sito reatino tristi protagonisti di un nuovo licenziamento collettivo.

L’incontro al quale hanno partecipato Moramarco, Pallotta e Miccadei per l’azienda Elexos e le RSU aziendali Corazza, De Angelis e Vella assistite da Ricci e D’Antonio rispettivamente di Fim-Cisl e Fiom CGIL si è tenuto per dar seguito alla comunicazione della Elexos di cessare l’attività produttiva con conseguente risoluzione del rapporto di lavoro dei 44 dipendenti del sito Rieti-Cittaducale.

L’azienda, illustrate le ragioni dell’apertura della procedura di licenziamento ha confermato la decisione presa, mentre sindacati e lavoratori, prendendone atto, la contestano nel merito richiedendo ulteriori approfondimenti e pertanto richiedendone il ritiro.

Nel frattempo che si attende la convocazione di un tavolo al MISE, giovedì 28 giugno presso il Comune di Rieti si terrà un consiglio comunale straordinario, ed i lavoratori continueranno il presidio davanti i cancelli dell’azienda.

“Nell’incontro di oggi – dichiara a rietinvetrina Ricci della FIM CISL – abbiamo chiesto due cose ad Elexos: 1) Il ritiro della procedura di licenziamento 2) il pagamento dello stipendio di Maggio.

L’azienda non è in grado di ritirare la procedura in quanto non ha le risorse economiche per sostenere la continuità aziendale mentre, dopo essersi recata in banca nella sospensiva dell’incontro odierno, pagherà lo stipendio entro la prossima settimana.

Come Fim Cisl e lavoratori riteniamo non più affidabile questa proprietà, famiglia Bellazzi gruppo Cima, in quanto ha fallito nella reindustrializzazione del sito e pertanto continuiamo a chiedere una riconvocazione del tavolo al Mise che preveda il ricoinvolgimento della Schneider, (ricordiamo è lei che ci ha presentato questa soluzione dopo aver deciso di chiudere lo stabilimento di Rieti, per realizzare la reindustrializzazione salvaguardando tutta l’occupazione).

Riscontriamo un’assenza del Governo su questa vertenza, mentre in altre scende in campo con possibili soluzioni, nonostante sia stato sollecitato da più soggetti e in particolare dall’On Lorenzoni che si è impegnato ad interloquire con esso.

Domani – conclude Ricci – ci aspettiamo dal consiglio comunale un atto unitario teso a raggiungere la riconvocazione del tavolo ministeriale in tempi brevissimi”.

“Prima di cominciare l’incontro sulla procedura, – dichiara D’Antonio della FIOM CGIL – abbiamo posto all’azienda la questione relativa alle retribuzioni del mese di maggio visto che ancora non erano state pagate.

Abbiamo posto questa come pregiudiziale per la prosecuzione dell’incontro. Dopo una fase di attesa l’azienda ha sbloccato la situazione confermando il pagamento all’inizio della prossima settimana.

Per quanto riguarda la procedura di licenziamento come OOSS abbiamo ribadito la nostra contrarietà contestando anche le motivazioni con le quali l’azienda è arrivata a questa decisione.
Abbiamo chiesto quindi all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento per lavorare ad una soluzione alternativa.

L’azienda ha confermato che domani ha un incontro in Regione Lazio e solo dopo questo passaggio sarà in grado di capire bene come procedere.

Per quando ci riguarda riteniamo che vadano messi in campo tutti gli strumenti necessari per mettere in garanzia i lavoratori utilizzando strumenti conservativi in attesa di una soluzione.
È necessario per questo che il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico venga convocato il prima possibile con il coinvolgimento di SCHNEIDER visto che parte da quella vertenza nasce il tutto.

Purtroppo ad oggi, – conclude D’Antonio – nonostante il coinvolgimento l’impegno di tutte le istituzioni, ancora non abbiamo una data per l’incontro. Se ciò non avviene nei prossimi giorni, come sempre abbiamo fatto con i lavoratori, metteremo in campo tutte le azioni per ottenerlo”.