DALL'ACCADEMIA SANTA CECILIA ALCUNE ATTIVITA' TRASFERITE AL VESPASIANO

Teatro Vespasiano a Rieti

Dalla prossima estate alcune attività di Opera Studio saranno trasferite dall’Accademia  nazionale di Santa Cecilia al teatro Vespasiano di Rieti con il coinvolgimento del celebre soprano Renata Scotto.

E’ emerso questa mattina nel corso della presentazione, da parte della Fondazione FlavioVespasiano, del volume fotografico "Images" che ha immortalato la memorabile prima edizione del Reate Festival 2009.

L’occasione è valsa per fare il punto, presso il foyer del teatro, sulla significatività della rassegna che il sindaco Emili ha definito "punta di vetta della Fondazione Flavio Vespasiano" ma anche per ufficializzare qualche anticipazione sulle attività dell’ente presieduto da Gianni Letta.

Nulla di dettagliato sul programma del Reate Festival 2010, al quale si sta lavorando nell’ottica di una crescente internazionalizzazione ma riferimenti precisi ad una serie di attività che, legate alla Fondazione, mirano "a fare di Rieti un vero e proprio distretto culturale. Dalle iniziative di natura universitaria – ha spiegato il Sovrintendente Carlo Latini – fra le quali spicca il primo master di Management per lo Spettacolo dal vivo che si avvierà dal primo settembre all’associazione europea Amici del Reate Festival a cui stiamo lavorando con la raffinata collezionista Fernanda Giulini".

Ma non finisce qui. “Ad allungare l’elenco delle attività promosse dalla Fondazione – ha precisato il sindaco – sarà anche lo svolgimento a Rieti di  una parte del programma di alto perfezionamento in canto lirico dedicato alla formazione professionale di giovani cantanti. Con Opera Studio e con la Scotto il capoluogo sabino diventerà infatti teatro dell’Accademia di Santa Cecilia.

Ed ecco che la Fondazione Flavio Vespasiano si riconferma carta jolli da giocare per offrire ulteriori importanti prospettive anche e soprattutto al mondo dei giovani”.  E proprio nell’ottica dell’occupazione va inquadrata “la trasformazione del Flavio in teatro di produzione, grazie alla prossima realizzazione di laboratori sotterranei – ha dichiarato il prof. Gianfranco Formichetti – che verranno sistemati in spazi localizzati nel giardino della struttura di via Garibaldi”.