Consigliere regionale Refrigeri: “Con il progetto Ossigeno 600mila nuovi ulivi e castagni”

Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale del Lazio, Fabio Refrigeri:
“Oltre mezzo milioni di ulivi e castagni saranno piantati nei prossimi mesi dalla Regione Lazio.

Saranno 600 mila, per la precisione, le nuove piante di ulivo e castagno che nell’ambito del progetto Ossigeno avviato nelle scorse settimane saranno poste a dimora su tutto il territorio regionale con particolare riguardo per quelle zone dove l’olivicoltura e la castanicoltura sono particolarmente sviluppate e oggi in difficoltà.

Grazie all’iniziativa green lanciata dal presidente della Regione Nicola Zingaretti che punta a piantare nel Lazio nel prossimo triennio oltre 6 milioni di nuove piante per contrastare il cambiamento climatico, compensare le emissioni di anidride carbonica e proteggere la biodiversità, su mia proposta il 10 % sarà composto da queste tipologie di alberi che in alcune zone del nostro territorio regionale rappresentano anche un’importante risorsa per molte imprese e famiglie.

Accanto agli innegabili benefici dal punto di vista ambientale, nei territori dove il gelo ha distrutto molti ulivi o dove i parassiti come ad esempio il cinipide o il balanino, hanno fatto strage di castagni si potrà dare vigore e sostenere quelle economie che della valorizzazione della castanicoltura e olivicoltura hanno fatto e fanno un punto di forza.

Queste ulteriori 600 mila piante inoltre andrebbero a inserirsi in un contesto dove da sempre ulivi e castagni sono stati anche elemento di caratterizzazione e di distinzione di un paesaggio oggi fortemente attrattivo dal punto di vista turistico, con un forte richiamo a quel segmento di turisti più vocato e sensibile all’ambiente e al territorio come possono essere i pellegrini dei vari Cammini di Fede presenti sulla nostra regione oppure i frequentatori di piste ciclabili, ciclovie e percorsi di trekking: persone che fanno del paesaggio, delle produzioni agricole cosiddette a chilometro zero e dell’integrità del patrimonio naturale, insieme a quello storico e artistico, elementi sostanziali e imprescindibili delle loro scelte di viaggio. Questo intervento va ad affiancare e amplificare le azioni già messe in campo dalla Regione con le misure del Psr dirette al ripristino e al rilancio delle coltivazioni e quelle straordinarie per il mancato reddito dei coltivatori.

In questo modo la Regione Lazio riesce a coniugare la tutela dell’ambiente con la salvaguardia di filiere produttive in difficoltà:

Credo sia un esempio virtuoso e saggio di come si possa pensare al futuro delle prossime generazioni risolvendo le criticità del tempo presente.“