Codici: ASM deve diventare una società completamente pubblica

Questa mattina il segretario per la provincia di Rieti dell’associazione Codici ha tenuto una conferenza stampa sul futuro di ASM e dei suoi dipendenti.
Il vice sindaco Pariboni nel settembre del 2013, durante un consiglio comunale, affermò che i cittadini del reatino pagano per la gestione dei rifiuti 193 euro a fronte dei 143 euro pagati dai cittadini di altre province, un 35% in più rispetto alla media italiana.
Il piano provinciale dei rifiuti approvato nel lontano 2003 che prevedeva la raccolta differenziata e la costruzione di un’impiantistica del Comune di Rieti, con la quale avrebbe potuto raggiungere l’autonomia nella gestione dei rifiuti, è rimasto fermo.
“Quando fui assessore all’ambiente nel 2009/10 – dichiara Boncompagni – cercai di lavorare per far avviare la raccolta differenziata, che però a tutt’oggi è ferma a qualche quartiere della città, il cittadino non vede il famoso report sull’andamento e quali benefici produce la differenziata, così come non esiste un report su ciò che incassa l’ASM. Abbiamo scritto al sindaco per sapere quali sono le piattaforme dove vengono conferiti i rifiuti e quali sono le tariffe che i consorzi di filiera pagano ad ASM. Quanti soldi incassiamo per il differenziato?”
“Come ex assessore – prosegue Boncompagni – ho sempre voluto la realizzazione di un impianto di trattamento meccanico biologico di proprietà del Comune di Rieti. Vorremmo sapere se questo obiettivo è ancora nell’agenda del nostro Comune o si è deciso di affidare il servizio ad una società. L’impianto deve essere un’opera pubblica nel principio della proprietà dei rifiuti del Comune di Rieti”.
“Qual è il destino di ASM Rieti? Per la nostra associazione – continua il presidente di Codici – il futuro di ASM è una società completamente pubblica. È un problema importante perché il contratto di gestione dei rifiuti è scaduto nel novembre 2012 e quindi è necessario un momento di decisione politica sul futuro di ASM. Codici prevede la salvaguardia delle quote occupazionali, siamo certi che sia fattibile, ed il Comune deve immediatamente dirci cosa vuole fare.”
“Trenta milioni di debito del Comune di Rieti nei confronti di ASM, della quale è proprietario al 60%. L’auspicio – ancora Boncompagni – è che nel breve tempo il Comune ci faccia sapere cosa vuole fare di ASM:
1 un bando di gara per individuare un nuovo partner privato?
2 la ripubblicizzazione?
3 la gara a doppio oggetto?
Codici durante la conferenza stampa ha affrontato anche il problema delle proroghe di affidamento.
“Come associazione – conclude Boncompagni – abbiamo interpellato l’antitrust, che ci ha confermato che la proroga non può essere una precisa dilazione del Comune di Rieti che dal 2012 la usa per andare avanti con il servizio. Eppure nel 2013 lo stesso antitrust si era pronunciato in modo sfavorevole rispetto al continuo prorogare del Comune. Anche la segretaria comunale, la dottoressa Iovinella, nel maggio 2014 esplicitò l’esigenza che il consiglio comunale dovesse parlare in maniera seria e approfondita di ASM e dell’affidamento servizio. Se le cose continueranno a rimanere invariate come associazione provvederemo ad avviare un’azione collettiva per recuperare il 30% in più che il cittadino di Rieti paga rispetto alla media italiana”.
Anche rispetto le farmacie comunali, secondo l’associazione Codici, il Comune di Rieti non sta rispettando la normativa vigente che prevede l’impossibilità da parte di ASM della gestione delle stesse.
Codici crede che con la creazione di una nuova società, completamente pubblica, si possa risolvere definitivamente il problema con Asm, della gestione dei rifiuti e delle farmacie.