Cittaducale, cessione immobili all’ATER, Ranalli – Sequino: “Anche la minoranza è stata d’accordo”

“Come si fa a cedere degli immobili destinati ad Edilizia Residenziale Convenzionata all’Ater? Semplice. Portando una delibera in Consiglio Comunale e ottenendo un voto all’unanimità, compreso quindi quello dell’intera minoranza, che evidentemente non aveva ascoltato o consultato il consigliere Ermini, assente durante la seduta, ma il nuovo referente politico della stessa che per dichiarazione di voto ha manifestato la bontà dell’operazione”.

Così il Sindaco Leonardo Ranalli e l’Assessore Veronica Sequino in risposta all’ex Sindaco che dichiara di aver preparato un’interpellanza riguardante il tema della cessione degli immobili Cer all’Azienda territoriale (LEGGI).

“Nel documento il consigliere si appella all’impossibilità di fare donazioni, ma avendo sicuramente letto gli atti, il consigliere dovrebbe ricordare che non si tratta di donazione, ma di cessione gratuita con il mantenimento della destinazione d’uso, che rimane quello di alloggi per edilizia residenziale pubblica che ricordiamo avere affidato in via esclusiva ad un ente pubblico deputato che esercita le funzioni del caso ottimizzando la finalità. La sentenza che cita Ermini, omettendo le conclusioni della Corte, specifica testualmente che l’interesse alla conservazione e alla corretta gestione del patrimonio pubblico è da considerare primaria anche perché espressione dei principi di buon andamento e di sana gestione ed impone all’Ente di ricercare tutte le alternative possibili che consentano un equo contemperamento degli interessi in gioco, adottando la soluzione più idonea ed equilibrata, che comporti il minor sacrificio possibile per gli interessi compresenti.

Qui non si tratta quindi di intaccare il patrimonio comunale, ma di valorizzarlo e, in tal senso, ricordiamo che questi immobili sono stati in balia degli eventi dagli anni ’90 e solo grazie a questa Amministrazione si è proceduto alla loro ultimazione, consegna e ottenimento di un finanziamento per terminarli. La stessa procedura la stanno seguendo gli altri Comuni del cratere e questo rientra nella natura dei 350mila ottenuti tramite Ater dalla Regione.

Capiamo il dolore e gli interrogativi generati dal funesto passo indietro fatto dal consigliere Ermini in vista delle prossime Amministrative, ma che addirittura le i tormenti non gli vengano solo da questioni politiche, ma anche da questioni amministrative votate dal suo stesso gruppo in Consiglio, è evidentemente indice di forte imbarazzo in un contesto dove appare in contrasto con i suoi stessi colleghi di banco”.