CIG in deroga, Paolucci: “Delle 1.202 domande pervenute 108 non autorizzabili. Una parte non esaminata”

“Andamento decrescente nel nostro territorio per le richieste di cassa integrazione in deroga, lo strumento di sostegno messo in campo dal governo per fronteggiare le difficoltà economiche di uomini e donne che a causa dell’emergenza sanitaria non hanno potuto più lavorare”. E’ quanto emerge dall’elaborazione dei dati della Uil di Rieti e della Sabina romana.

“Il nostro focus ci dice che dal 6 marzo al 25 aprile – dice Alberto Paolucci (nella foto), Segretario della Uil di Rieti e della Sabina romana – dal nostro territorio sono partite 699 domande, 621 sono state quelle autorizzate, 78 quelle non autorizzabili. Dal 26 aprile al 3 maggio sono invece pervenute 155 richieste, 125 sono state autorizzate e 30 invece le non autorizzabili. Dal 4 maggio alla fine della scorsa settimana il panorama è stato questo: 358 domande, 280 autorizzate le altre ancora in lavorazione. Numeri che sommati rilasciano questa istantanea: 1212 pervenute, di cui 1026 autorizzate, 108 non autorizzabili, 78 ancora in giacenza. Stiamo parlando di dati soggetti a mutare nei prossimi giorni e nelle prossime ore, specie per le domande in attesa di lavorazione che certamente stanno scendendo”. 

“Sono ormai passare settimane – prosegue Paolucci – ma i passaggi burocratici e le innumerevoli difficoltà stanno diventando insostenibili per tanti lavoratori e lavoratrici, che attendono di ricevere un sostegno al reddito. Stiamo parlando di uomini e donne – circa 160mila in tutto il Lazio – che prima del lockdown lavoravano in un bar, in una pizzeria o in un ristorante, oppure nel commercio al dettaglio, o ancora in una officina. Stiamo parlando di lavoratori che da un giorno all’altro hanno visto azzerato il loro reddito. Per tutti loro bisogna fare di più, molto di più. È auspicabile che le rassicurazioni del governo e le scuse che il premier Conte ha rivolto a tutti loro per i ritardi nell’erogazione della cassa in deroga trovino una soluzione definitiva, che permetta di usufruire di un aiuto economico in tempi certi e sostenibili”.

”Il panorama delle persone che stanno facendo ricorso ai tanti ammortizzatori sociali in questa fase di emergenza sanitaria da nuovo coronavirus – conclude l’esponente Uil – si ingigantisce se consideriamo i Fondi di integrazione salariale: al 7 maggio, delle oltre duemila richieste deliberate nel Lazio, 139 sono di cittadini reatini. E poi c’è la cassa integrazione ordinaria: delle quasi 8mila domande verbalizzate nell’intera regione, 699 sono di lavoratori e lavoratrici del nostro territorio”.