CICCOMARTINO SUL CENTRO ALZHEIMER DI CANTALICE

CGIL Rieti

E’ semplicemente vergognoso che 9 lavoratrici, nonché gli utenti del centro Alzheimer  di Cantalice debbano di colpo le prime ritrovarsi senza lavoro e senza stipendio, ed i secondi senza una struttura che seppur insufficiente in relazione alle reali esigenze di cura di una patologia così grave e frequente nella nostra provincia, dava comunque qualche risposta.

E’ vergognoso perché questa situazione, con il minimo di buon senso richiesto, si poteva evitare.

Si poteva evitare se ognuno degli enti coinvolti (per primo il Comune di Rieti, titolare del rapporto contrattuale con la cooperativa che gestisce il servizio, la Provincia di Rieti, la Asl e la V° Comunità Montana che sono state sollecite a sottoscrivere protocolli di intesa per il funzionamento della struttura) avessero ognuno fatto al propria parte. Niente di più.

Invece assistiamo al recapito di lettere di licenziamento ed alla decisione da parte della cooperativa, creditrice di più di 650.000 euro, di interrompere il servizio.

E assistiamo inoltre al ritardo nella erogazione di competenze contrattuali a decine di operatrici  dei servizi sociali del capoluogo motivata da parte della cooperativa da una mancata attualizzazione del contratto di servizio con il Comune di Rieti.

Tempi di vacche magre, si direbbe.

E invece no, se si considerano le vomitevoli questioni circa i parcheggi riservati alla casta, e ancora le consulenze facili, i consulenti artistici, gli uffici di staff, la concessione di servizi a prezzi irrisori.

Riteniamo non più prorogabile una decisa assunzione di responsabilità da parte della politica circa i pericoli di affievolimento delle prestazioni sociali e i rischi occupazionali che questo comporterebbe. Evitare quindi da una parte ingiustificate opulenze ed avere più attenzione riguardo la vita dei cittadini.

Anche perché, se tanto ci da tanto, siamo pronti a scommettere che la riduzione del fondo ordinario prevista dagli emendamenti del governo alla finanziaria (Il fondo ordinario degli enti locali sarà ridotto di 85 milioni di euro nel 2010, di 190 nel 2011 e di 240 a partire dal 2012) la pagheranno proprio i più deboli, proprio in termini di minori prestazioni nel campo sociale.

Sarebbe un bel guaio, anche perché sarebbe un po più difficile giustificare costi della politica (consulenze, sottogoverno etc) che alla faccia dei proclami l’ineffabile Brunetta è ben lungi dall’avere intaccato.

La FP Cgil farà qualunque cosa nelle sue facoltà per scongiurare la definitiva chiusura del centro Alzheimer di Cantalice e per fare in modo che le dipendenti non perdano il posto di lavoro.

Va da se comunque, che con ancora più attenzione di prima, contrasterà pratiche di "leggerezza amministrativa" che alla lunga non possono che riflettersi negativamente sulla possibilità di erogare servizi sociali adeguati ed efficienti.