CAUSA CRISI E RIGORE SALTA L'EDIZIONE 2012 DELLA COPPA CAROTTI

Incontro nell'aula consiliare del comune di Rieti

Si è tenuta questa mattina, alle ore 12,40, nella sala consiliare del comune di Rieti la conferenza stampa sulla Coppa Carotti. Presenti tutte le istituzioni locali che negli anni passati hanno partecipato con contributi economici, alla realizzazione della cronoscalata Rieti-Terminillo.

A prendere la parola è stato l’avvocato Innocenzo De Sanctis, che ha spiegato come il consiglio direttivo della gara abbia scritto il 29 maggio alle istituzioni del territorio segnalando la grave situazione di crisi economica  nella quale versa l’ACI di Rieti.
L’avvocato, ha annunciato che quest’anno non verrà effettuata la gara,  tra le varie cause d’impedimento allo svolgimento della cronoscalata, il grosso calo di piloti iscritti nelle gare internazionali, causato dalla crisi che sta imperversando l’economia e un brutto operato della Guardia di Finanza, che in alcune gare ha effettuato anche stretti controlli sugli sponsor dei piloti.
Tutti i presenti hanno riconosciuto l’importanza per il nostro territorio di una manifestazione come la Coppa Bruno Carotti, ma come dichiarato dall’Assesore allo sport del comune di Rieti, Alessandro Mezzetti  la situazione contingente non è favorevole, riguarda tutte le istituzioni. La Coppa non si svolgerà anche a causa del momento di rigore che stiamo vivendo.
“C’è l’idea di creare – ha continuato Mezzetti – un comitato composto dalle istituzioni del territorio, per far fronte a quelle manifestazioni che hanno grande valenza per la città. Con la Coppa Carotti è soltanto un arrivederci, la  trasparenza ed il rigore ci indicano questa strada”.
“La Coppa Carotti ha un costo che si aggira intorno ai 160 mila euro – ha dichiarato l’avvocato De Sanctis – anche se Comune e Provincia di Rieti avessero trovato gli stessi fondi della scorsa edizione, rispettivamente 15mila e 50 mila euro, non saremmo arrivati a coprire tutti i costi, abbiamo cercato anche di far intervenire un grosso sponsor nazionale, con l’offerta di cambiare addirittura anche il nome della manifestazione, ma non abbiamo avuto seguito alla nostra richiesta”.
“Oggi sono molto triste, – ha concluso De Sanctis – da 35 anni sono a capo di questa manifestazione, in tutte le edizioni siamo usciti più o meno con le ossa rotte, ma con lo spostamento dei pagamenti siamo riusciti a rimanere a galla. Abbiamo fatto di tutto,  ma ora la situazione è più grande di noi, perché la nazione si trova in una posizione pesante e  l’ACI si rende conto che non si può fare diversamente. La nostra gara è molto accreditata e considerata tra le più belle, con il fermo di quest’anno non sarà pregiudicata totalmente, salterà il Campionato Europeo e quando, il prossimo anno la rifaremo varrà solo per il campionato italiano”.