Articolo Uno Rieti e della Bassa Sabina sostengono i lavoratori di Amazon nel loro sciopero

“Tale sciopero interesserà i 40mila addetti del gruppo multinazionale in tutt’Italia. Nell’Hub di Passo Corese saranno coinvolti 1300 lavoratrici e lavoratori.

È la prima volta che accade in questa strategica multinazionale del commercio elettronico. Tale giornata di lotta riguarderà tutti i gli operai, i magazzinieri, i driver che vi operano con forme contrattuali diverse tra loro. Tutti quelli che, in questo tempo di Pandemia, hanno visto aumentare il loro carico di lavoro in modo eccessivo per far recapitare a chi ne faceva richiesta, tutti quei beni altrimenti non usufruibili.

Sono stati necessari turni di lavoro da 44 ore settimanali per ogni mese, moltissime decine di consegne giornaliere ad operatore, condizioni operative disumane, per molti addetti nessuna garanzia per una buona e durevole occupazione attraverso l’assunzione a tempo indeterminato.

Tutto questo mentre la Direzione Aziendale si caratterizzava con atteggiamenti del tutto unilaterali. Un vero e proprio ritorno al passato nelle condizioni lavorative: molto lontane per una realtà industriale leader nell’e-commerce.

In tale contesto Amazon si sta sottraendo alla metodologia del confronto sindacale. Metodologia del confronto che raramente ha perseguito persino con quelle Istituzioni Locali di quei territori dove ha attivato i suoi investimenti. CGIL CISL E UIL di categoria hanno indetto pertanto, lo Sciopero del prossimo 22 marzo.

Sarebbe auspicabile e doveroso che per tale iniziativa, l’Amministrazione comunale di Fara Sabina esternasse in modo chiaro ed inequivocabile, la sua adesione a questa giornata di lotta, voluta da quanti rivendicano dignità, giuste modalità e sicurezza nel lavoro.

Molti sono cittadini di Fara Sabina. Oppure all’interno della Giunta Comunale qualcuno pensa che le ragioni stanno tutte nei modi di operare di Amazon?”

Costantino Renzi – Coordinatore di Rieti Articolo Uno e Alberto Manzini – Coordinatore della Bassa Sabina