ANTRODOCO, ANDREA GIANNI: LA POLITICA DEL FARE NON CAMPEGGIA NEL PALAZZO COMUNALE

Antrodoco

L’avv. Andrea Gianni in qualità di coordinatore comunale del PDL di Antrodoco porta a conoscenza di quanto segue.

Ho ricevuto da parte del Sindaco di Antrodoco Maurizio Faina, a mezzo lettera di trasmissione intestata allo scrivente ed al segretario del PD dott. Brandelli, la delibera di approvazione del bilancio di previsione comunale.

Preliminarmente, nel leggere le relazioni politico amministrative si rimane delusi nel vedere che lo stesso Sindaco, forse nell’incosapevolezza dell’esistenza del copia ed incolla, non abbia provveduto a cancellare la locuzione inserita tra parentesi in cui si suggeriva di fare il nome del funzionario esaltato nei ringraziamenti, da qui viene presto il dubbio….. chi l’ha scritta? Speriamo almeno sia a titolo gratuito senza ulteriori spese a carico dei cittadini di Antrodoco.

Nel merito, appare evidente lo stallo e la staticità dello stesso Comune, lo conferma la mancanza della relazione concernente i lavori pubblici che, cosa primaria, risultano da sempre il fiore all’occhiello di una comunità, ma si preferisce dare spazio altresì ai proventi (200.000,00 Euro annui) derivanti dall’Autovelox installato lungo la Via Salaria, oggi non funzionanate perché non conforme alle normative vigenti, e quindi sicuramente non da considerare negli introiti attuali e futuri.

V’è di più, non credo, anzi ne sono certo, che all’interno di relazioni politiche amministrative citare le proprie condanne non giovi né alla persona né tanto meno a coloro che hanno in animo ben e più importanti problemi e che soprattutto sperano sia risolti, si aspettano ben altro.

Maggior amarezza risulta nel notare come sia l’urbanistica che i servizi sociali, a dir loro, non abbiano potuto operare come sperato sia per la carenza di finanziamenti della Regione Lazio che per l’incertezza normativa del Governo, accuse queste rispedite al mittente in quanto, anche alle scuole primarie, tutti sanno che i finanziamenti vengono erogati in base a progetti e richieste inoltrate sia per tempo che nei modi previsti, mentre per le normative vigenti o si conoscono oppure ci si documenta per tempo, chiaramente non a discapito dell’Ente ma sempre in suo favore.

Ma forse il pensiero corrente del bene della politica e del Governo del Fare non campeggia nel Palazzo comunale di Antrodoco troppo impegnato ad erogare fondi e riconoscimenti a personaggi ormai defunti che, seppur meritevoli di elogio, hanno ormai da tempo trovato la loro pace dei sensi al contrario delle povere anime viventi che ancora sostano sul territorio e subiscono le conseguenze della mala amministrazione!!! Basti solo pensare alla ormai ben nota vicenda di villa Mentuccia, citata nella relazione al bilancio come polo universitario ma che, attualmente, risulta essere di proprietà della Comunità Montana, ristrutturata ormai da anni dal Comune di Antrodoco a mezzo trattativa privata, concessa all’Università dell’Aquila che l’ha ritenuta non congrua, ed ormai divenuta monumento locale senza studenti…..chiaramente con la spesa a carico dei contribuenti antrodocani.

La “Mala amministrazione” che non curante degli innumerevoli contenziosi posti in essere da terzi persevera nel percorso intrapreso creando così un nocumento a dir poco insostenibile per tutta la popolazione, perché ricordo che le spese pagate dal Comune provengono da tutti i cittadini, anche le spese accumulate per inottemperanza!.

Senza ombra di dubbio l’intento del Sindaco, confermato per le vie brevi, era quello del bilancio partecipato ma, ancora una volta, non si comprende come possa essere partecipata un qualcosa già decisa senza neanche avere l’opportunità di discuterne e da qui sinceramente risulta incomprensibile la volontà di chi, forse alle strette, decide e poi cerca consenso, chiaramente negato!

Rimane sempre saldo il pensiero di chi, animato da alto spirito morale, gridava a gran voce “…o si è o non si è…” e credo che ad Antrodoco attualmente non solo non si sia, ma non si sia mai iniziato. Aspetteremo con ansia e con oculatezza il trascorrere di due lunghi anni, sempre vigili e sempre nell’interesse di chi è beneficiario della cosa pubblica, il Popolo di Antrodoco, orgogliosi della nostra appartenenza e dei nostri valori, fiduciosi delle svolte annunciate e ben lieti di approvare un codice etico che detti le linee guida.