Agire subito per non gravare sempre più sui cittadini

Dai primi incontri del gruppo tematico è emerso l’entusiasmo per il nuovo strumento democratico che si offre ai cittadini. Uno strumento nuovo che riempie di speranze, ma che è ancora da sperimentare sul campo. Dalle discussioni del gruppo è emerso, che il lavoro e le attività devono essere indirizzate a individuare i bisogni reali dei cittadini e del territorio, in un’ottica di rilancio del lavoro e dello sviluppo economico.
Il gruppo propone di organizzare assemblee pubbliche nei vari quartieri svolte dalla Consulta e dai suoi Gdl ed eventualmente per mezzo di questionari si cercherà di coinvolgere i cittadini al dialogo con le istituzioni e ottenere informazioni sui bisogni reali del territorio.
Date le risorse finanziarie scarse, il compito del gruppo sarà, se possibile, individuare progetti fattibili e prioritari secondo criteri ancora da stabilire. Il gruppo deve farsi carico di portare le istanze dei cittadini all’interno del Comune per un bilancio trasparente,  condiviso e comprensibile da tutti, anche dai non tecnici.
L’enorme debito accumulato dalle amministrazioni precedenti, ha costretto l’attuale amministrazione ad aderire ad un piano di rientro che vedrà impegnato l’ente ad raccogliere risorse per i prossimi 10 anni per 60/62 milioni di euro l’anno e che dovrà spendere solo 58 milioni per rientrare con il piano programmato con lo Stato centrale. Di fatto , il Comune è sottoposto ad una specie di Amministrazione controllata. La grave crisi economica non allenta la morsa e, perciò, l’aumento delle entrate sarà esiguo, almeno nel breve periodo.
Di fatto, le scelte politiche di bilancio saranno molto ristrette e, almeno nel breve periodo, non ci sarà un budget per il Bilancio partecipato, anche se in prospettiva la Consulta può lavorare alla definizione di progetti che nel tempo potranno trovare un sostegno con risorse destinate alla Consulta e al Bilancio partecipato, laddove il Gdl Bilancio dovrà in qualche modo fungere da collettore delle progettualità di tutta la Consulta.
Ovviamente, questo quadro ci lascia perplessi e preoccupati, specialmente quando pensiamo che Rieti è tra i primi sette comuni ad avere la fiscalità comunale più alta d’Italia, dove i cittadini dovranno sopportare maggiori esborsi e meno servizi. Specialmente servizi di supporto alla famiglia come gli asili nido e ricoveri per anziani. Si ricorda che i cittadini “votano con i piedi”, vuol dire che emigrano verso quei territori che offrono migliori servizi e opportunità di lavoro.
Per fermare il declino economico e sociale si richiede un’azione più coraggiosa a supporto delle famiglie, specialmente in relazione al numero di figli ed altri carichi, con servizi alla scuola, all’infanzia ed a sostegno delle fragilità, trattenendo le forze produttive sul territorio. Sarà importante monitorare l’andamento dei servizi pubblici quali trasporto, acqua, luce e gas, tutti elementi di grande importanza per il bilancio delle famiglie.
Il Comune insieme alle forze produttive, imprese, sindacati, scuole e università devono aprire tavoli periodici per stabilire politiche d’intervento eccezionali e sinergiche , mirate ad allineare la domanda e offerta di lavoro nel territorio, indirizzando risorse mirate alla crescita occupazionale di giovani e riqualificare i meno giovani, soprattutto donne espulse dal mercato del lavoro.
Se non si agirà tempestivamente e se la gestione del bilancio e dell’economia locale rimarrà divisa in compartimenti stagno, il danno graverà sempre più sui cittadini, sui disoccupati e pendolari, specialmente se si considera il fardello del piano di rientro.
Per una fattibile implementazione di tali politiche, è necessario un’azione pedagogica di maggiore condivisione, perché quando si chiedono sacrifici, bisogna spiegare perché, e per chi, e come fare, per avere una comunità più responsabile politicamente, in tutte le sue componenti, istituzionali e sociali.
Il Gruppo di lavoro Bilancio Partecipato rimane critico sul lavoro svolto fin qui da parte dell’attuale amministrazione, ma si impegna a mantenere un rapporto dialettico e costante con l’Amministrazione e con tutti gli altri gruppi di lavoro della Consulta, in modo da poter fornire un ambito di redazione generale della progettazione che verrà presentata per il bilancio partecipato, registrando anche le opinioni diffuse della cittadinanza e cercando di portare a sintesi tali spunti dialettici, sempre per migliorare il clima delle relazioni tra Comune e Cittadini, oltre che per lo scopo di poter migliorare, laddove possibile, le scelte amministrative.
Pensiamo che solo attraverso una grande azione di trasparenza e responsabilità sarà possibile condividere tanti sacrifici da una parte oggi, per i benefici futuri per tutti. In sintesi il gruppo ritiene di chiedere alla Amministrazione Comunale quanto segue:

  1. Il debito consolidato dall’Ente Comune non deve diventare una “ Nuova Schiavitù” per i cittadini.
  2. La fiscalità comunale già tra le più alte d’Italia deve essere dove si può e quando si può, diminuire gradualmente, tenendo conto in modo prioritario delle famiglie giovani e con figli, per trattenere il più possibile giovani e attività produttive sul territorio.
  1. Le Consulte attraverso i Gdl. devono partecipare attivamente e orientare la Politica del territorio focalizzandola, alla crescita, alla lotta alla disoccupazione e alla povertà, migliorando la qualità della vita dei cittadini.
  2. Consolidare i punti di forza sul territorio sostenendo la Scuola, La Sanità e l’Agricoltura.
  1. Istituire un sito ufficiale delle consulte dove i cittadini possano far sentire la loro voce , avere informazioni e fare proposte.
  2. Istituire un servizio, o ufficio, operativo competente, e permanente, dove sia possibile avere aiuti concreti per partecipare ai Bandi europei, per associazioni, imprese, in modo da reperire risorse finanziarie europee, regionali, fundraising e crowdfunding. Il servizio deve essere composto da un gruppo di esperti che diventi un punto di riferimento per i privati, terzo settore e anche per le altre amministrazioni pubbliche, es. le Scuole che non possono permettersi personale qualificato in questo ambito veramente complicato.

 
Il gruppo di lavoro Bilancio Partecipato e Sussidiarietà ringrazia tutti per l’impegno e la dedizione offerta per il bene della nostra comunità e del nostro bellissimo territorio.