TEATRO POTLACH DI FARA SABINA, NUOVO APPUNTAMENTO CON IL TEATRO CONTEMPORANEO

Teatro Potlach

Sabato 10 aprile ore 21:00  La Cena delle Ceneri
LIBERA SCENA ENSEMBLE – NAPOLI
con Lello Serao, Stefano Jotti, Alessia Sirano, Giancarlo Gnolo, Rissa Brighi

Dai 410 anni della morte a rogo di Giordano Bruno, lo spettacolo porta in scena il personaggio napoletano simbolo del pensiero moderno libero e antidogmatico. La pièce è tratta dall’opera del 1584 La Cena delle Ceneri, con un adattamento drammaturgico di Amedeo Messina, che rappresenta i cinque dialoghi tenuti a casa del nobile sir Fulke Greville, tra Giordano Bruno, il segretario dell’ambasciatore francese, un medico, il cavaliere Brown e due dottori luterani di Oxford.

Amedeo Messina e Lello Serao, che cura la regia,  riescono ben a sintetizzare l’animosità verso il divino e la ricerca scientifica e intellettuale del filosofo. Prete domenicano a 17 anni, fu scomunicato ben tre volte nella sua vita fino al processo ad opera del Santo Uffizio che lo condannò a morire sul rogo nel 1600 per eresia. Giordano Bruno è stato sollevato dalle colpe eretiche soltanto nel 2000, quando Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato che il verdetto “in conformità al diritto dell’epoca, fu inevitabilmente foriero di una morte atroce” e ha espresso “profondo rammarico per un triste episodio della storia cristiana”. 

LIBERA SCENA ENSEMBLE
Nell’1995 aderiscono a Libera Scena Ensemble Renato Carpentieri e Lello Serao, fondatori di un altro gruppo storico della sperimentazione teatrale napoletana: Il Teatro dei Mutamenti. Dal 1995 Renato Carpentieri assume la Direzione Artistica della Compagnia., alla quale nell’anno 2003 viene affidato  l’Auditorium del Centro Polifunzionale di Piscinola-Marianella, nell’hinterland della città di Napoli, in seguito denominato “Teatro Area Nord”. Libera Scena Ensemble fa parte della rete dei Teatri di Napoli e della Regione Campania che organizzano e promuovono interventi nelle aree periferiche della città.

NOTE DEL DRAMMATURGO
 “Al posto dell’arcaico universo chiuso, Bruno offre ancora oggi la visione di un infinito multiverso, dove centro e periferia sono la stessa cosa ed ogni evento, ogni essere vivente, se guardato mediante gli occhi dello spirito, si mostra come il volto possibile di Dio.”