10 CENTESIMI D’AUMENTO NEL PARCHEGGIO COPERTO E L’AMMINISTRAZIONE E’ ALL’OSCURO

Parcheggio coperto a Rieti

Il Capodanno ha portato ai reatini una nuova tassa. Non è l’IMU, non è la TARES e non è neanche un peso fiscale nascosto sotto qualche altro acronimo.

Si tratta, più semplicemente, dell’aumento di 10 centesimi sull’obolo che i reatini sono ormai costretti a versare nella casse della Saba Italia per poter accedere al parcheggio coperto del centro storico della loro città.

La società che gestisce la struttura coperta di piazza Oberdan e piazza Mazzini ha portato infatti il prezzo ad un euro e 10 centesimi ad ogni ora o frazione.

Per la terza volta in  quattro anni, con un preavviso di poche ore, c’è stato un aumento della tariffa oraria, giustificato da una remota clausola contrattuale che consentirebbe alla Saba di aumentare i prezzi in base agli indici di inflazione. Comportamento formalmente legittimo, ma, visto l’attuale momento di crisi, quanto meno è inopportuno e contestabile.

Ciò che più pesa, però, è l’atteggiamento dell’azienda da assoluta padrona della città, legittimato da un’amministrazione ancora una volta disattenta a ciò che accade ad appena duecento metri dalla stanza dei bottoni e che ha ripercussioni sulle tasche dell’intera cittadinanza.

A Palazzo di città nessuno sapeva nulla di questo aumento, nonostante fossero passati quattro giorni dall’apposizione all’ingresso del parcheggio coperto del cartello che informava dell’incremento della tariffa. I presupposti di questa amministrazione erano quelli di stare vicini alla cittadinanza, ma, in questo caso sembra proprio che non sia così.