ZTL, SEL PROPONE UNA "CONSULTA PERMANENTE PER IL CENTRO STORICO"

Centro storico

Le proteste e le polemiche di questi giorni sulla vicenda del centro storico e della ZTL stanno dando ragione a chi, come il centrosinistra, ha sempre denunciato l’assenza di una seria politica amministrativa sul centro storico, fatta di programmazione, pianificazione e partecipazione.

Sono oramai dieci anni che è stata formalmente introdotta nel centro storico della città una zona a traffico limitato ma i dietrofront e le modifiche di orari e modalità da parte della Amministrazione comunale sono sempre stati all’ordine del giorno ed ogni volta ci si ritrova a discutere come se si partisse sempre da zero.

La cosa grave avvenuta in questi giorni è che dinanzi alle motivate proteste dei cittadini residenti in centro storico l’Amministrazione comunale non ha inteso convocarli o comunque organizzare incontri pubblici per discutere con loro e con tutta la città i provvedimenti inerenti l’accesso e la sosta nel centro storico.

La politica deve saper ascoltare le ragioni di chi protesta e dei cittadini e non si può far finta di niente se i provvedimenti emanati da Giunta e dirigenti competenti stanno scontentando, per motivi anche diversi, tutti i soggetti più direttamente interessati.

Non è più rinviabile l’apertura di un grande dibattito pubblico sul futuro del nostro centro storico e di un percorso di partecipazione in grado di coinvolgere non solo residenti ed esercenti ma tutta la città, perché il centro storico è un  bene comune di tutti i cittadini.

A tal fine proponiamo la costituzione di una Consulta permanente per il centro storico, capace di mettere insieme l’Amministrazione comunale, i cittadini, le associazioni dei residenti, i commercianti, le associazioni dei consumatori, le associazioni ambientaliste e le istituzioni locali, quale luogo di confronto e di elaborazione di proposte ed idee condivise.

Per questo bisogna sospendere immediatamente l’efficacia della famigerata determina dirigenziale n.662/11 nella parte in cui prevede per i residenti e non solo un ingiustificato e incomprensibile obolo annuale da versare, per giunta, ad una società privata. L’alternativa non può essere tra un centro storico carico di traffico, invivibile e pieno di inquinamento ed un centro storico inaccessibile e fratturato dal resto della città.

Sono necessari investimenti seri e duraturi perché una politica sul centro storico non può ridursi solamente alla ZTL (peraltro con orari cervellotici o peggio ancora inutili): bisogna organizzare parcheggi di prossimità nei pressi dei varchi elettronici, bisogna rivedere la convenzione con la Saba fino ad impugnarla in quanto rappresenta un autentico capestro per il Comune, va istituito un sistema di mobilità pubblica ed ecologica all’interno delle mura, va pensato un sistema di incentivi per chi vuole intraprendere nel centro, bisogna fermare il consumo di territorio ed attuare una politica che ripopoli il centro storico, vanno promosse iniziative culturali e di intrattenimento.

Il metodo del consenso è l’unico strumento in grado di mettere insieme interessi che possono apparire contrastanti ma che in realtà si compenetrano e sono in stretta connessione.
Il centro storico è di tutti, facciamolo vivere.