Tenuto il secondo Congresso nazionale UIL Scuola Rua. Sintesi relazione D’Aprile

Dal 21 al 23 settembre in Roma, presso il Marriott Park Hotel, si è tenuto il secondo Congresso nazionale della Uil Scuola Rua, alla presenza di oltre 700 tra delegati e quadri sindacali che hanno accolto con favore l’intervento di poco più di mezz’ora con il quale Giuseppe D’Aprile -Segretario generale uscente – ha delineato la linea di azione del sindacato per i prossimi quattro anni,

D’Aprile ha tenuto subito ad evidenziare l’Agenda 2022/2026 che contiene interventi su contratto, organici, precariato, no alla regionalizzazione, investimenti ed edilizia scolastica. Sono tutti temi centrali che interessano l’intero personale della scuola: docenti, Ata, Dsga e dirigenti scolastici e che avranno inevitabilmente ricadute positive o negative anche su alunni e famiglie. D’Aprile ha dettoAbbiamo chiara la direzione: bisogna partire da un progetto di scuola moderna, laica, statale, nazionale, contro ogni forma di regionalizzazione, che salvaguardi il diritto all’istruzione, la libertà di insegnamento e valorizzi il lavoro delle persone. Queste sono le basi dalle quali partire”.

“Per la scuola servono politiche che inducano un moltiplicatore elevato – ha sottolineato il Segretario generale della Uil Scuola Rua – ed è evidente che la situazione della scuola di oggi è il risultato delle mancate politiche di sviluppo, sempre rinviate a tempi migliori. Oggi è già domani. È questo il momento di decidere. Serve un provvedimento organico per pensare oggi la scuola dei prossimi anni. Saremo un sindacato propositivo, lavoreremo con serietà, coerenza e con obiettivi chiari, affinché queste politiche vengano attuate e si realizzino. Fare sindacato significa fare delle scelte.

E fare politica significa fare delle scelte.  Se possibile, queste scelte le faremo insieme senza pregiudiziali politiche. La nostra cultura riformista ci impone di sostenere le riforme migliori, i cambiamenti veri, quelli possibili, quelli che si realizzano, non quelli dichiarati, auspicati, promessi, minacciati o addirittura imposti”.

Ed ancora, “La formazione prevista nella scuola di Alta formazione, invece, è di tipo piramidale e dirigista, viene finanziata con risorse recuperate dai tagli di organico e dalla carta docente e rischia di misurare e premiare le performance dei propri dipendenti annullando di fatto la libertà di insegnamento con inevitabili ricadute sulla qualità dell’insegnamento. Non si può insegnare ad insegnare – ha detto nettamente D’Aprile – noi questo tipo di scuola la rimandiamo al mittente”.

Da evidenziare, infine, due passaggi della relazione di D’Aprile che sono stati dedicati uno al contratto, l’altro al precariato, Al termine di tre giorni di qualificati ed interessanti interventi e dibattiti Giuseppe D’Aprile è stato confermato con voto unanime alla guida della Uil Scuola Rua per un quadriennio. Per la cronaca 11 sono stati i delegati appartenenti alla Uil Scuola reatina,tra cui anche Roberto Melchiorre, che con un suo intervento ha dato un significativo contributo ai lavori congressuali.

Sintesi della relazione di D’Aprile